Primi giorni di luglio, tempo di raduni, di programmazione e di allenatori che riannodano (o annodano per la prima volta) i fili delle loro squadre. Di solito sono giorni in cui i centri sportivi sono piuttosto affollati perch¨¦ rientrano alla base i prestiti che lungo la stagione precedente erano sparpagliati altrove. Situazioni anche delicate per gli allenatori, che ovviamente non amano lavorare con gruppi troppo numerosi, soprattutto perch¨¦ poi diversi di quei giocatori emigreranno nuovamente. Eppure ¨¨ qualcosa di inevitabile. Allenamenti con rose “over 30” sono consuetudine per luglio. L'altroieri, per esempio, ha lanciato l’allarme il d.s. della Fiorentina, Prad¨¨: “Abbiamo 73 giocatori sotto contratto pi¨´ due che torneranno a fine dicembre. E di questi una sessantina non sono funzionali al nostro progetto”.
Il punto
Milan in cura dimagrante (per ora): nella rosa attuale sono solo in 25
Mentre altri club lamentano gruppi troppo folti, i numerosi addii (a fronte di due acquisti e un solo rientro dai prestiti) metteranno Giampaolo in condizioni di lavoro pi¨´ agevoli
Valutazioni
¡ªEcco, il Milan sta sull’altra faccia della luna. In particolare, facendo qualche calcolo sulla rosa attuale, scopriamo che Giampaolo potr¨¤ gestire allenamenti molto tranquilli dal punto di vista organizzativo. I rossoneri, ora come ora, sono in 25. Numero evidentemente destinato a cambiare, ma comunque pi¨´ che ragionevole per iniziare a imbastire un lavoro in cui il neo allenatore rossonero dovr¨¤ conoscere e valutare i suoi nuovi ragazzi. La scorsa stagione la rosa era di 28 ma, nonostante gli arrivi di Krunic e Theo Hernandez, ¨¨ diminuita per effetto dei numerosi giocatori a fine contratto (Abate, Zapata, Mauri, Bertolacci, Montolivo), di chi ¨¨ tornato al mittente a fine prestito (Bakayoko) e anche di chi avrebbe dovuto tornare a Milanello ma ¨¨ stato ceduto prima che succedesse (Gustavo Gomez al Palmeiras e Simic all’Hajduk). L’unico prestito rientrato effettivamente ¨¨ Andr¨¦ Silva. Dunque 25 elementi, di cui quattro portieri e con due lungodegenti (Caldara e Bonaventura). Okay, il numero ¨¨ giusto, soprattutto per una squadra che avr¨¤ soltanto due competizioni. Semmai si pu¨° discutere sulla “distribuzione” degli uomini. Nel senso che ci sono quattro terzini sinistri e soltanto tre centrali difensivi (di cui uno infortunato), per esempio. A Boban e Maldini, dunque, il compito di monitorare il saldo entrate-uscite, a Giampaolo quello di far rendere tutti al meglio.
Gasport
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