Tutto facile per i rossoneri, che scavalcano l'Atalanta al sesto posto e possono concentrarsi sulla finale di Coppa Italia con la Juve di mercoled¨¬
Non c’¨¨ stato un altro Benevento, inteso come scivolone interno. A San Siro il Milan ha battuto il Verona e raggiunto i due obiettivi del sabato sera: riportarsi sopra l’Atalanta, dunque al sesto posto in classifica, e prepararsi al meglio alla finale di Coppa Italia di mercoled¨¬ contro la Juventus. Rino aveva chiesto una vittoria con una bella prestazione e altri segnali da cogliere in vista della pi¨´ importante partita infrasettimanale della stagione. Li ha avuti: Romagnoli al centro della difesa ¨¨ stato utile e pratico, completamente ristabilito. Locatelli in regia ha offerto una manovra piacevole, senza far rimpiangere l’indisponibile Biglia. E davanti, con Cutrone, oltre ai gol degli esterni sono finalmente tornati quelli degli attaccanti. L’Hellas era onestamente un avversario morbido: ufficialmente condannato dal Milan al ritorno in B dopo una sola stagione, qui Pecchia aveva presentato una formazione di giovani e seconde linee, venendo meno alla linea guida espressa in vigilia: "A Milano daremo il massimo". Insomma… Il Milan ha modo di passare gi¨¤ dopo pochi minuti dall’inizio, per la gioia del presidente rossonero Li Yonghong seduto in tribuna. All'11' Suso affonda dalla destra e poi crossa basso e arretrato per Calhanoglu che indirizza il pallone sul secondo palo: la deviazione di Heurtaux ¨¨ decisiva per il vantaggio rossonero. Il Milan resta in possesso e in comando anche dopo aver sbloccato la partita: la squadra di Gattuso pende a sinistra dove Calhanoglu ¨¨ il pi¨´ attivo dei suoi. Passata la mezzora ecco il raddoppio: bella e puntuale verticalizzazione di Bonaventura per Cutrone, che spalle alla porta si gira e infila Silvestri.
ABATE-LEE —
Il secondo tempo ha ancora meno spunti da offrire, se non il bellissimo terzo gol di Abate che riequilibra - provvisoriamente - i conti dell’andata: Milan battuto 3 a 0 in una delle sue peggiori uscite ed Hellas cos¨¬ rispedito in B con lo stesso punteggio. Il gol di Abate ¨¨ servito di nuovo da uno spunto di Suso ma l’esterno del terzino ¨¨ ancor pi¨´ pregevole. In mezzo a tutta una serie di cambi c’¨¨ la traversa di Romulo su punizione, che difficilmente avrebbe invertito l’inerzia della partita. I cambi di Rino sono ovviamente pi¨´ strategici, funzionali alla partita di mercoled¨¬: esce Romagnoli sostituito da Musacchio, Borini per Suso e Kalinic per Cutrone. Le sostituzioni dell’Hellas producono invece un gol: quello del sudcoreano Lee, per il 3 a 1: destro al volo imparabile, qualcosa di bello nella serata del Verona retrocesso matematicamente in B. Le distanze dell’andata le ristabilisce Borini nel finale: destro del definitivo 4 a 1.
Alessandra Gozzini
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