Gattuso debutta con un pari clamoroso: Brignoli di testa segna all'ultima azione e regala un risultato storico ai suoi, ai rossoneri non bastano Bonaventura e Kalinic. Espulso Romagnoli
Rampulla, spostati. Il nuovo mito dei portieri in libera improvvisazione, il nuovo simbolo degli uomini in lotta con la banalit¨¤ – perch¨¦ restare in porta quando tutto sembra crollare? – ¨¨ Alberto Brignoli da Trescore Balneario (Bg), portiere del Benevento di propriet¨¤ della Juve. Al minuto 50 del secondo tempo, con il Milan avanti 2-1, ¨¨ andato nell’altra area e ha girato in porta il 2-2 da attaccante: gol a Gigio Donnarumma, un collega da 60 milioni e notoriet¨¤ planetaria. Questa fa il giro del mondo, in giornata la vedranno a Sydney, a Mosca, a San Francisco. Cinque minuti dopo, quando lo speaker urla, “risultato finale Benevento-Milan 2-2”, lo stadio ancora non ci crede. Il Benevento ha fatto il primo punto della sua vita in Serie A, nel modo pi¨´ originale del mondo. Il Milan invece torna a casa incredulo: i gol di Bonaventura e Kalinic, forse rinati dopo mesi di difficolt¨¤ con la prima partita di Gattuso, cos¨¬ servono a poco.
IL MILAN DI GATTUSO —
Tutto strano, ma meritato. La partita infatti aveva mandato un messaggio da Benevento a Pomigliano d’Arco, distanza 41 chilometri: non ¨¨ pi¨´ il Milan di Montella. Se questo sia il Milan di Gattuso - e se tutto questo sia un bene o un male - non ¨¨ ancora chiaro, ma di sicuro la squadra ¨¨ diversa. Non necessariamente migliore o peggiore, diversa. Hanno segnato Bonaventura e Kalinic, entrambi in fase decisamente scura negli ultimi tempi con l’allenatore-Aeroplanino, e il Milan ha giocato una partita molto pi¨´ difensiva del previsto. Molto meno possesso rispetto alle abitudini, tanto aiuto reciproco come piace a Gattuso e qualche momento di sofferenza sia in undici sia nell’ultimo quarto d’ora pi¨´ recupero, quando Mariani ha espulso Romagnoli per doppia ammonizione. Gattuso in difesa ¨¨ passato immediatamente a quattro, poi addirittura a cinque quando ha scelto Zapata per Suso. L’uomo ¨¨ concreto e non si fa problemi se gli ultimi cinque minuti diventano un assedio del Benevento, che altri allenatori delle grandi non tollererebbero.
I TRE GOL —
Il Benevento, appunto. De Zerbi comincia con un abbraccio riappacificante con Gattuso e chiude col sorriso. Anzi, forse ha addirittura dei rimpianti. Un po’ per un paio di occasioni mancate, un po’ per la natura dei gol. Il primo ¨¨ episodico e, banalmente, nasce da una rimessa laterale di Borini. Kessie fa la cosa che gli riesce meglio in questi tempi grami: difende palla e vince un duello col fisico sulla linea di fondo, poi scucchiaia da destra oltre la difesa per Bonaventura. Jack tira due volte di testa in due secondi: il primo tiro finisce a met¨¤ tra Kalinic e Brignoli, che si contendono la palla col risultato di scatenare un rimpallo. Quando un difensore allontana, Bonaventura ¨¨ al posto giusto per il secondo tentativo, quello buono. Il secondo gol ¨¨ da distrazione. Angolo per il Milan da destra, la palla va a Bonaventura che crossa e Kalinic, dimenticato dalla difesa, firma il bigliettino per i ringraziamenti e appoggia in porta. In mezzo, il pareggio durato sette minuti. Altro angolo, questa volta da sinistra, tiro fortissimo di Letizia da lontano e tap-in di Puscas, attaccante prestato dall’Inter, dopo la bella parata di Donnarumma. Un mezzo gol da derby.
LA PARTITA —
Il resto ¨¨ calcio di lotta, con un Milan povero di idee offensive, Montolivo e Kessie in buona giornata, Suso molto opaco. Nel complesso, una partita mediocre. I primi 35 minuti sono una pubblicit¨¤ ai lunghi sabati sera con amici, quelli con rientro assonnato alle 6 di mattina: dormite pure fino all’una, tanto nell’anticipo succede pochino. Il Milan ¨¨ ordinato ma offensivamente quasi nullo, cos¨¬ il Benevento spesso fa la partita. De Zerbi deve aver pianificato attacchi laterali, alle spalle di Borini e Rodriguez, perch¨¦ dall’inizio cerca D’Alessandro e Parigini con lanci lunghi. Il piano ha un senso perch¨¦ Donnarumma rischia un paio di volte su altrettanti cross da destra. Parigini al 21’ libera con una sponda Memushaj, che calcia fuori, e al 32’ fa fare la stessa fine a una palla extra lusso di D’Alessandro. Gattuso un po’ si agita ma nel complesso trova il modo di stabilizzare la partita, con un paio di chiusure di Bonucci e dieci uomini a difendere in alcuni momenti del secondo tempo. Sembra la prima partita di una nuova epoca, invece sar¨¤ ricordata come un mondo a parte: il pomeriggio in cui Brignoli ha segnato a Donnarumma.
Luca BIanchin
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