Via al Festival, cantano i campioni. E Ibra avr¨¤ il suo derby con Amadeus e Fiorello
Medaglie olimpiche e mondiali emerse dall'acqua, scivolate sulla neve, sbocciate nell'asfalto: se pensate che la presenza di Ibrahimovic renda questo 71¡ã Festival di Sanremo totalmente "calciocentrico", beh, siete fuori strada. Zlatan c'¨¨, eccome, ¨¨ arrivato ieri e prima di cena gi¨¤ provava le gag con Amadeus, prendendo le misure al palco dell'Ariston in jeans, felpa bianca e mascherina nera. Ma non ¨¨ l'unica star dello sport che finir¨¤ sotto i riflettori in questa settimana che resta sempre magica, zona gialla, arancione o rossa che sia: ci sono anche monumenti come Federica Pellegrini e Alberto Tomba, c'¨¨ quell'Alex Schwazer tornato al centro del dibattito dopo l'archiviazione del processo doping per la seconda positivit¨¤. E se ¨¨ vero che come rinforzo "pallonaro" Ibra avr¨¤ Sinisa Mihajlovic, tra gli sportivi che troveranno spazio al Festival non va dimenticata Paola Fraschini, iridata nel pattinaggio artistico a rotelle che impreziosir¨¤ l'esibizione di Colapesce e Dimartino, di scena stasera nella prima tranche dei big.
Palloni vaganti
¡ªMa andiamo con ordine. Stasera c'¨¨ Zlatan, pronto a insegnare il mestiere di direttore artistico ad Amadeus, come s’¨¨ intravisto nelle prove (chiss¨¤ quanto volontariamente...). E a finire nelle grinfie di Fiorello: sketch garantiti, con forti tinte nerazzurre - quelle dei mattatori del Festival – a controbilanciare il rossonero. Bel derby, che proseguir¨¤ gioved¨¬: stasera Ibra, nonostante l'infortunio e salvo cambiamenti last minute, far¨¤ sentire la vicinanza fisica ai compagni che sfidano l'Udinese a San Siro. Gioved¨¬ sar¨¤ anche il giorno di Mihajlovic: sar¨¤ la quarta ugola a intonare "Io vagabondo", insieme al trio Ama-Fiore-Ibra. Tante volte il tecnico serbo e Zlatan hanno scherzato sul loro essere un po' zingari, e allora chi meglio dei Nomadi per dare al termine la giusta connotazione. Finalmente insieme, Ibra e Miha: non ¨¨ accaduto a Bologna quando Zlatan tornava dall'America, per vederli nella stessa squadra ci voleva l’Ariston.
In marcia con Alex
¡ªAvanti di un giorno, andiamo a domani. Per la serata di mercoled¨¬, restando al calcio, ¨¨ trapelata la presenza di un'icona del movimento femminile, ma l'identikit ¨¨ ancora da scoprire. Nessun dubbio, invece, sul nome di Alex Schwazer, in marcia verso il sogno Tokyo (se la squalifica che ancora lo stoppa dovesse cadere) ma soprattutto verso una nuova immagine: "Voglio ridare dignit¨¤ a un grande sportivo", ha detto di lui Amadeus nell'annunciare l'invito. L'oro di Pechino 2008, ma anche l'uomo del grande imbarazzo a pochi giorni da Londra 2012, avr¨¤ la possibilit¨¤ di raccontare la sua versione davanti al pubblico pi¨´ vasto d'Italia: ascolti garantiti, polemiche pure. ? il sale del Festival. A proposito di "riabilitati": circola la voce di una presenza di Beppe Signori, appena assolto a Piacenza dall'accusa di frode sportiva e uscito per prescrizione dal processo di Cremona per associazione a delinquere nel calcioscommesse. Ipotesi smentita dall'organizzazione e dal diretto interessato. Se Milano ¨¨ unita a Sanremo dalla figura di Ibra, il filo che la congiunge a Cortina si annoda in 5 cerchi. Olimpiade invernale 2026. Manca tanto tempo, s¨¬, ma nemmeno troppo: ¨¨ ora di scegliere il logo ufficiale. Chi presenter¨¤ le due versioni finaliste? Niente meno che il duo Pellegrini-Tomba, sabato. Poi toccher¨¤ al pubblico votare, e avr¨¤ la possibilit¨¤ di farlo per due settimane su sito e App di Milano-Cortina 2026. Il risultato sar¨¤ annunciato in una puntata speciale dei "Soliti Ignoti" su Rai1. Ibra far¨¤ dunque da apripista, per usare una metafora cara a Tomba. Raccogliendo le prime impressioni tra gli addetti ai lavori, sono in tanti a pensare che il Festival sia rischioso anche per un tipo sicuro di s¨¦ come Zlatan. Su quel palco, dal 1999 a oggi – i primi calciatori a camminarci sopra furono Del Piero e Mancini – sono passati molti sportivi top: da Tyson a CR7, da Rossi a Totti, da Baggio alla Pennetta. Qualcuno se l'¨¨ cavata bene, qualcun altro ¨¨ rimasto un po' schiacciato da una grandezza che non comprendi a fondo fino a quando non ci sei dentro. "Mangiare o essere mangiati", ripete sempre Ibra ai giovani del Milan, quando vuole che il loro carattere venga fuori. Chiss¨¤ se avr¨¤ fame anche qui in riviera.
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