L’Aeroplanino ci svela: "Nel 2016 ero in lizza per allenare l’Italia e mi dispiacque non farlo. In rossonero meritavo pi¨´ tempo"
Un coniglietto si arrampica sul tavolo, annusando la copertina del libro. Immaginiamo che il titolo – "Elogio della Follia" di Erasmo da Rotterdam – non gli ispiri nulla di buono, perch¨¦ torna a perdersi nel giardino della villa di Casal Palocco, in cui Vincenzo Montella ci accoglie. A noi due invece quel testo filosofico del Cinquecento piace parecchio, visto che il calcio spesso sa essere follia misteriosa. D’altronde, a 44 anni, l’ex Aeroplanino lo sa bene. Sar¨¤ per questo che – tra Milan e Siviglia – le brucianti accelerazioni e le dolorose picchiate degli ultimi mesi sembrano aver dato al suo sguardo un’insolita sfumatura di serenit¨¤.
Perch¨¦ ama questo libro?
"Perch¨¦ tratta argomenti seri in modo ironico. Credo che rispecchi un po’ il mio carattere".
"Perch¨¦ tratta argomenti seri in modo ironico. Credo che rispecchi un po’ il mio carattere".
Lo sa che ¨¨ il libro preferito di Silvio Berlusconi?
"No, non lo sapevo. Allora abbiamo qualcosa in comune...".
"No, non lo sapevo. Allora abbiamo qualcosa in comune...".
Se ¨¨ per questo anche il Milan. A proposito, Erasmo si dedica molto alle menzogne: lei ne ¨¨ stato vittima?
"Sicuramente. A volte con una cattiveria non necessaria".
"Sicuramente. A volte con una cattiveria non necessaria".
Quanto l’ha ferita l’esonero?
"Ovvio che ci sia rimasto male. Era iniziato un progetto ed ¨¨ stato interrotto in maniera poco giusta. Dove c’¨¨ un cambio di societ¨¤ e una rivoluzione di calciatori – noi avevamo pi¨´ di 10 nuovi e di tante nazionalit¨¤ – di cui solo uno con una storia da Champions (Bonucci, ndr). La societ¨¤ non ha avuto pazienza. Credo invece che avrei meritato un po’ di tempo in pi¨´".
"Ovvio che ci sia rimasto male. Era iniziato un progetto ed ¨¨ stato interrotto in maniera poco giusta. Dove c’¨¨ un cambio di societ¨¤ e una rivoluzione di calciatori – noi avevamo pi¨´ di 10 nuovi e di tante nazionalit¨¤ – di cui solo uno con una storia da Champions (Bonucci, ndr). La societ¨¤ non ha avuto pazienza. Credo invece che avrei meritato un po’ di tempo in pi¨´".
Ha mai rimpianto di non essere stato scelto nel 2016 per la Nazionale?
"Ero nella rosa e in quel momento mi dispiacque perch¨¦ ci credevo ed era un’aspirazione".
"Ero nella rosa e in quel momento mi dispiacque perch¨¦ ci credevo ed era un’aspirazione".
L'intervista completa di Massimo Cecchini in edicola con La Gazzetta dello Sport
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