Tanti proclami, poco Milan: il tracollo di Concei?ao tra mille contraddizioni

Una coppa vinta da spaccone, una gestione sempre sopra o sotto le righe e affogata nella retorica: della squadra che aveva in mente abbiamo visto umori e nervi, mai un'idea

Quando al minuto 75 Luka Jovic ¨¨ entrato in campo per ricordarci la sua presenza fisica e confermarci la sua assenza agonistica, s¡¯¨¨ capito che il dramma sportivo che tormenta il Milan e lo stringe senza farlo divincolare stava trasformandosi in burla, come certe commedie. Abraham, giocatore disordinato ma vivo, sciupone ma capace di incidere la sua volont¨¤ nella partita, sarebbe entrato solo dopo il vantaggio definitivo del Bologna, 10 minuti pi¨´ tardi. D¡¯accordo: una mossa - anche sbagliata - non pu¨° raccontare il Milan, n¨¦ di ieri n¨¦ di questa stagione tutta passata in una ricerca vana di un centro di gravit¨¤ permanente. Per¨° si colloca perfettamente nella collana di piccoli (a volte anche grandi) sbagli, di scelte inverse alla logica, di rischi mal calcolati, di superficialit¨¤ e impazienza che hanno travolto il Milan negli ultimi mesi. Come per la Juventus - mortificata qualche ora prima - l¡¯eliminazione dalla Champions in uno spareggio dove capitale e valori tecnici erano sbilanciati a favore, ha esaurito la complessit¨¤ dell¡¯analisi. Bisogna andare dritti, gli obiettivi scivolano via come sabbia asciutta fra le dita.?