A Roma ¨¨ trionfo interista: i nerazzurri raggiungono il Napoli a quota 22 punti. Ancora a segno il capitano argentino
Festeggiano i nerazzurri. AP
L’Inter pi¨´ bella della stagione chiude il cerchio all’Olimpico: l¨¬ dove la Champions era diventata realt¨¤, arriva uno 0-3 che vale il secondo posto ma anche una certificata maturit¨¤ che apre scenari interessanti in ottica campionato. E’ la serata di Icardi, che apre e chiude la serata, stravince il duello con Immobile e sale a 6 centri in classifica cannonieri, a -1 da Cristiano Ronaldo. Ma ¨¨ soprattutto la serata di Luciano Spalletti che indovina tutte le mosse: quella di lasciare in panchina un De Vrij che in mattinata aveva dato segnali non positivi sul piano emotivo, il rilancio di Joao Mario dal primo minuto e soprattutto una svolta verso il 4-3-3, considerata l’impossibilit¨¤ di continuare sulla strada del 4-2-3-12 senza Nainggolan. La Lazio finisce sconfitta nettamente, incapace di prendersi la rivincita del 2-3 di maggio e ancor meno di trovare contromosse alle scelte nerazzurre.
supremazia —
L’Inter del primo tempo ¨¨ un piacere per gli occhi. Gi¨¤ al 3’ potrebbe passare con un cross di Vrsaljko che Vecino devia alto. La squadra di Inzaghi ci prova due minuti pi¨´ tardi, ma Parolo sbaglia la girata su una buona assistenza di Lulic. Sono le schermaglie iniziali, poi l’Inter prende campo e non lo molla pi¨´. Al 9’ Joao Mario recupera un buon pallone sulla trequarti, Perisic va via in doppio passo ma Icardi sul secondo palo non trova il tap-in. Doppio passo che il croato replica al 23’ con tiro successivo a girare di destro: ¨¨ un’altra occasione Inter, che al 16’ aveva spaventato Strakosha pure con un colpo di testa di Skriniar. Il vantaggio ¨¨ nell’aria. E arriva al 28’: Politano innesca Perisic, tocco con il petto per Vecino che intelligentemente serve Icardi per la rete numero 115 della storia nerazzurra di Maurito. La Lazio ¨¨ colpita, Inzaghi perde pure Badelj per infortunio, a centrocampo la supremazia ¨¨ netta. Vecino ingaggia un duello con Strakosha: prima un colpo di testa respinto su punizione di Politano, poi un destro dell’uruguaiano deviato in angolo. E’ l’antipasto del raddoppio: sul corner -minuto 41 - Brozovic controlla perfettamente una respinta e poi di sinistro trova l’angolino.
handa c’¨¨ —
Nel secondo tempo la Lazio prova ad alzare il baricentro: al 3’ punizione su cui Handanovic ¨¨ chiamato a un intervento non banale, poi una girata di Milinkovic ¨¨ tanto bella quanto inefficace. Spalletti cambia: Joao Mario finisce la benzina, dentro Borja Valero dal 12’. Non cambia il 4-3-3, non cambia neppure la musica: minuto 20, Politano spreca con il destro l’occasione dello 0-3. Dall’altra parte ¨¨ Marusic che prova la stessa giocata: destro potente, Handanovic in angolo al 22’. Inzaghi cambia ancora, stavolta per scelta: fuori Caicedo, dentro Correa. Che non fa neppure in tempo a toccare il pallone che l’Inter chiude la pratica. E’ il 25’: Borja Valero serve un filtrante da applausi, Icardi finta il destro, rientra e con il sinistro fa tris, oltre che 116 gol personali. Poi arriva davvero il momento di Correa: azione personale al 29’, Skriniar dribblato, rientro sul destro e Handanovic ¨¨ costretto a salvarsi con il piede. E non ¨¨ finita, perch¨¦ lo sloveno si esalta anche al 37’, a tu per tu con Immobile. Non ¨¨ proprio serata per la Lazio. Lo ¨¨ per Steven Zhang, in festa in tribuna alla prima da presidente.
Davide Stoppini
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