I biancocelesti perdono a inizio gara Immobile per infortunio. Sirigu para tutto, anche un rigore di Luis Alberto, ma poi il serbo segna di testa e riporta Inzaghi al terzo posto. L'Inter crolla a -4
Sergej Milinkovic Savic esulta dopo il gol al Torino. Afp
La Lazio non molla. Pi¨´ forte anche di un infortunio a Immobile dopo neanche un quarto d’ora (probabile stagione finita: titolo di capocannoniere a rischio e addio al sogno Scarpa d’Oro), della stanchezza, della pressione di dover vincere per forza. Vince con un gol di testa di Milinkovic, il migliore dei suoi, e raggiunge la Roma al terzo posto, con l’Inter a questo punto staccata di 4 punti. Potrebbe essere stata un’accelerazione decisiva, in chiave Champions League. Al Toro resta il rimpianto di un discreto primo tempo, non confortato da una ripresa alla stessa altezza, e di un atteggiamento forse troppo rinunciatario: di sicuro, al di l¨¤ della prova generosissima di Ljajic, Mazzarri ha avuto poco dai suoi uomini offensivi, a cominciare da Belotti che ¨¨ lontanissimo dai rendimenti dello scorso campionato. E deve ringraziare Sirigu che, al di l¨¤ di un rigore parato a Luis Alberto sullo 0-0, con almeno altre tre interventi decisivi ha evitato un passivo pi¨´ pesante.
LE SCELTE —
Nessuna sorpresa nelle formazioni. Mazzarri conferma il trio di centrali, ritrova Molinaro (100 con il Toro) e agli affida la fascia sinistra, con De Silvestri opposto e Baselli-Rincon coppia centrale. Edera preferito a Iago (comunque recuperato per la panchina) per giocare alle spalle di Belotti. Inzaghi non rinuncia al 3-5-1-1 e dunque non cade nella tentazione di fare giocare tutte quattro le stelle offensive insieme, conservando la carta Felipe Anderson per giocarsela a partita in corso. Murgia prende il posto di Parolo, Lulic resta a sinistra e Luis Alberto trequartista, con Milinkovic libero di avvicinarglisi alle spalle di Immobile.
PRIMO TEMPO —
Pronti-via, dopo 35” la Lazio mette in chiaro l’approccio: profondit¨¤ cercata e trovata da Luis Alberto per Murgia e Sirigu costretto subito agli straordinari in uscita. Il Toro sembra stordito, ma una chance casuale - nata da errore di Marusic - che Ljajic mira alta sopra la traversa scuote la squadra di Mazzarri. Che un minuto dopo sfiora a sua volta il gol, con dialogo Belotti-Edera e invito per l’incursione in area di De Silvestri, murato da Strakosha. Al 14’ l’episodio che frena ulteriormente la Lazio: Immobile ¨¨ costretto a dare forfeit per un infortunio muscolare e l’uscita del suo punto di riferimento offensivo, sostituito da Caicedo, ¨¨ come uno shock per la squadra di Inzaghi. Che diventa handicap, a posteriori, quando al 21’ un lancio millimetrico di De Vrji pesca Milinkovic in faccia a Sirigu, con Nkoulou che ripiega in ritardo. L’intervento combinato del centrale e del portiere ¨¨ perfino esagerato, perch¨¦ il serbo si stava allargando a sinistra, ma il rigore concesso da Irrati ci sta. Il problema ¨¨ che in assenza del tiratore principe, va sul dischetto Luis Alberto, che si fa respingere il tiro da Sirigu. Il rigore sbagliato frena ulteriormente la Lazio, che al di l¨¤ della poca intesa di Caicedo con i compagni non ha la consueta fluidit¨¤. La solita pericolosit¨¤, soprattutto, e quanto sia poco killer rispetto al solito si vede al 33’, quando Milinkovic, Caicedo e Leiva mettono in fila una serie di incertezze in area che consentono al Torino - in quel frangente schierato male - di scampare un pericolo che poteva essere decisamente maggiore.
SECONDO TEMPO —
Approccio fotocopia per la Lazio nella ripresa, ma stavolta con frutti diversi. Toro schiacciato verso la porta di Sirigu e martellamento concretizzato dopo 11’, subito dopo un altro miracolo di Sirigu, quasi un altro rigore parato su tiro a botta sicura di Leiva. Ma proprio su quel corner, disegnato tanto per cambiare da Luis Alberto, Milinkovic ha sfruttato il suo 1.90 abbondante per saltare in testa a mezza difesa granata e scoperchiare la parita. E anche i limiti del Toro, apparso a quel punto in debito di energie, soprattutto mentali. Mazzarri si ¨¨ giocato la carta Iago Falque per Edera, ma ¨¨ stato Caicedo (minuto 18) ad avere la chance per il 2-0, con un pallonetto preparato benissimo, ma sprecato con un tiro sopra la traversa incomprensibile. La Lazio non ha mollato la presa: nonostante il vantaggio ha continuato a governare la partita, cedendo un po’ alla stanchezza solo nel finale. Anche perch¨¦ Mazzarri, alla ricerca del pareggio e di altre risposte, ha azzardato la trazione anteriore: lo stesso 3-4-1-2, ma con Iago alle spalle di Belotti e Niang (entrato al posto di Rincon) e Ljajic addirittura regista basso, arretrato sulla linea di Baselli. Ma ¨¨ stata la Lazio ad andare ancora pi¨´ vicina al gol, con una splendida combinazione Leiva-Milinkovic, conclusa dal serbo con un tiro di poco alto.
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Andrea Elefante
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