Lazio in vetta alla classifica. Ma ¨¨ un primato amaro quello della squadra di Inzaghi. Dopo le prime cinque giornate di Serie A la squadra biancoceleste ¨¨ infatti quella che ha tirato di pi¨´ verso la porta avversaria, ben 75 volte (48 nello specchio della porta, 27 fuori). Ma, nonostante tutta questa “produzione” di occasioni, i gol all’attivo sono stati appena sette, una cifra che fa della squadra romana la nona della Serie A per numero di gol realizzati (insieme con Bologna e Genoa). Prima per conclusioni (la seconda ¨¨ l’Atalanta con 73 tiri), nona per numero di gol realizzati: c’¨¨ decisamente qualcosa che non va nel rapporto tra i biancocelesti e le finalizzazioni.
la crisi
Lazio, un primato che fa rabbia. E’ prima per tiri verso la porta, ma i gol sono pochi
Ben 75 tiri, 48 nello specchio della porta, appena 7 gol e... sei pali. I biancocelesti solo noni nella classifica delle reti segnate. Ma fra le cause non solo sfortuna, anche problemi di atteggiamento
sfortuna
¡ªPer carit¨¤, c’¨¨ anche una buona dose di sfortuna a spiegare questa singolare situazione: la Lazio ha colpito sei pali nelle prime cinque giornate di campionato. Ma ¨¨ anche vero, come dice lo stesso Inzaghi, che bisogna essere bravi a portare dalla propria parte gli episodi. “Contro il Parma - ha spiegato l’allenatore - l’1-0 di Immobile ¨¨ un palo che diventa gol perch¨¦ nell’occasione Ciro ¨¨ stato determinato e concentrato, in altre occasioni non lo siamo stati”. In effetti, pali a parte (ma, a volte, anche quelli sono stati gol mangiati) la Lazio ha sprecato davvero tanto. Ieri a San Siro contro l’Inter sono state almeno quattro le palle-gol clamorose non capitalizzate (tre da Correa e una da Bastos). Ma era stato cos¨¬ anche nel derby (finito poi 1-1), a Ferrara (quando, sull’1-0, la Lazio ha fallito pi¨´ volte il raddoppio e poi ha perso per 2-1) ed anche nella prima giornata a Genova contro la Samp, gara finita 3-0 per i biancocelesti, ma che si sarebbe potuta chiudere con un punteggio molto pi¨´ largo a favore della squadra di Inzaghi.
Assenza di cinismo
¡ªMa qual ¨¨ il male oscuro che impedisce alla Lazio di essere spietata sottoporta e di raccogliere quanto seminato? Il problema non ¨¨ tanto dei singoli quanto di atteggiamento generale (anche se, a parte Immobile, gli altri attaccanti e i centrocampisti offensivi segnano tutti con il contagocce). La sensazione ¨¨ che la formazione di Inzaghi prediliga le belle giocate alla voglia di cercare il gol. Che abbia, in altri termini, la tendenza a segnare solo gol belli trascurando quelli “sporchi” (ma utilissimi). Emblematica, a tal proposito, la prima occasione sciupata ieri da Correa a San Siro. L’argentino, imbeccato da un pregevole assist di Caicedo, si ¨¨ ritrovato da solo in area davanti ad Handanovic con tutto il tempo di decidere cosa fare. Invece di piazzare la palla o calciare di potenza (avrebbe potuto tranquillamente scegliere entrambe le opzioni) ha tentato quella pi¨´ velleitaria: il pallonetto. Fallendolo. Domenica contro il Genoa la Lazio deve assolutamente ricominciare a fare punti. Per riuscirci deve segnare. E per segnare deve imparare a fare anche i gol facili. Altrimenti sar¨¤ sempre prima per conclusioni, ma a met¨¤ classifica per gol fatti.
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