Cinque trofei in quindici anni di presidenza. Sorride la Lazio targata Claudio Lotito. Contro l’Atalanta ¨¨ arrivata la terza Coppa Italia (settima nella storia del club). La bacheca con il presidente arrivato dopo i guai della gestione Cragnotti viene completata da due Supercoppe italiane: quella del 2009 (contro l’Inter di Mourinho) e quella del 2017 (contro la Juventus). E proprio contro i bianconeri di Allegri la squadra di Lotito ha disputato altre due finali: nel 2015 (Pioli in panchina) e nel 2017 (Inzaghi allenatore), rimediando due sconfitte. Come anche nella Supercoppa del 2015. Cos¨¬, nel computo complessivo, su dieci finali raggiunte con Lotito presidente, sono arrivati cinque trofei. Solo Cragnotti, il patron dello scudetto del 2000, ha fatto meglio legando il suo nome a sette titoli.
Lazio
Lotito: quindici anni, cinque trofei. Solo Cragnotti ha fatto meglio
Tre vittorie in Coppa Italia e due Supercoppe su dieci finali raggiunte per il presidente biancoceleste: numeri che risaltano nell’era del dominio della Juventus
Bacheca e artefici
¡ªNumeri che risaltano nell’era del dominio della Juventus. Che ora la Lazio affronter¨¤ nuovamente in una finale, quella della prossima Supercoppa. Il marchio di Lotito risalta particolarmente nelle tre Coppe Italia vinte. Dopo quella del 2009 (in finale contro la Sampdoria) ¨¨ giunta quella entrata nella leggenda biancoceleste, col successo nella finale contro la Roma del 26 maggio 2013. Quel gol di Lulic che fiss¨° l’1-0 del trionfo ¨¨ nel cuore dei tifosi: sul podio delle emozioni, al fianco di quelli che hanno portato i due scudetti. Claudio Lotito ha rilevato la Lazio nel luglio del 2004: un club sull’orlo del fallimento travolto da mille problemi economici seguiti ai fasti della gestione Cragnotti. Era al capolinea la squadra allenata da Roberto Mancini che due mesi prima aveva vinto la Coppa Italia superando con una doppia finale la Juventus di Marcello Lippi. Un salto anche in Champions sotto la gestione Lotito: nella stagione 2007-08, con Delio Rossi in panchina. E la Champions da riconquistare era l’obiettivo di inizio stagione, poi svanito in campionato. Non solo una bacheca luccicante, Lotito si ¨¨ fatto valere anche nella scelta degli artefici dei suoi successi. Nel 2008, avvi¨° al ruolo di direttore sportivo Igli Tare che aveva appena smesso di giocare nella Lazio. E nel 2016, dopo il no di Bielsa, non ebbe dubbi nell’affidare la panchina a Simone Inzaghi, cresciuto da allenatore nelle giovanili biancocelesti. Soluzioni che si sono rivelate assolutamente vincenti nella Lazio di Claudio Lotito.
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