Il suo nome ¨¨ accanto ai pi¨´ grandi e gi¨¤ questo d¨¤ i brividi. "? semplicemente fantastico leggere il mio nome al fianco di gente come Messi o Ronaldo, anche loro vincitori della Scarpa d'oro - ha detto Ciro Immobile, attaccante della Lazio, a France Football -. Visto che quest'anno il Pallone d'oro non verr¨¤ assegnato, la Scarpa d'oro diventa ancora pi¨´ importante. Un vero valore aggiunto. Peraltro ho avuto la meglio su Lewandowski, che era proprio il candidato principale al Pallone d'oro; dunque, si tratta di un successo che acquista ulteriore valore".
il re del gol
Immobile: "Io assieme a Messi e CR7. La mia Scarpa d'oro come il Pallone d'oro"
L'attaccante della Lazio, intervistato da France Football, ha parlato anche dei suoi attaccanti-modello: "Nessuno come Trezeguet, ma top anche Vieri, Pippo Inzaghi, Toni e Gilardino"
ciro e l'estero
¡ªIl centravanti della Lazio ha anche ricordato le esperienze all'estero, con Borussia Dortmund e Siviglia, e ha ammesso che in Germania poteva fare meglio. "Ma ¨¨ stata un’esperienza sfortunata, l’ultima di Jurgen Klopp al Borussia Dortmund. La squadra stava andando male e ne ho risentito anche io. In Spagna non ho mai avuto l’opportunit¨¤ di esprimere il mio potenziale, ero sempre in panchina anche quando meritavo di giocare. Ho passato un periodo difficile con Emery. Gli italiani all’estero? Marco Verratti, che ¨¨ un leader al Psg per quello che ha dato alla societ¨¤ e per come lo vedono, ¨¨ un po un’eccezione. Altri italiani, me compreso, hanno avuto difficolt¨¤ all’estero. Non so spiegare il perch¨¦. Probabilmente ci adattiamo meno, abbiamo bisogno di pi¨´ tempo. Zeman? Mi faceva i complimenti: 'Ma come fai a giocare e ad attaccare con questa forza?'. E non ¨¨ stato l’unico".
i suoi modelli
¡ªImmobile ha anche fatto i nomi dei suoi attaccanti di riferimento: "Mi piace citare David Trezeguet, con cui ho lavorato alla Juve. Mi ha lasciato un’impressione incredibile, in area non ho mai visto uno come lui. Aveva coordinazione e tecnica per segnare su qualsiasi tipo di cross con qualunque parte del corpo. E poi ricordo Vieri in Nazionale, Pippo Inzaghi in Champions League, Toni e Gilardino ai Mondiali del 2006. Ho iniziato a capire il calcio con questi ragazzi. In Italia abbiamo avuto tanti grandi attaccanti".
Gasport
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