Lazio, ecco Sarri: "Qui posso fare il mio calcio. Luis Alberto ci dovr¨¤ spiegare..."
Il tecnico si presenta e parla del giocatore spagnolo assente al raduno: "Non ha risposto a una convocazione, problema societario e morale. Nessun dualismo con Mourinho". Il d.s. Tare: "Speriamo di gioire insieme. Inzaghi? Gli auguro buona fortuna con l'Inter"
Dal nostro inviato Stefano Cieri
Parte col botto l’avventura di Maurizio Sarri alla Lazio. Quasi un’ora di conferenza senza risparmiare nulla e nessuno. Giocatori compresi. Uno in particolare. Quel Luis Alberto che non si ¨¨ ancora presentato al raduno della Lazio. Sollecitato sull’argomento Sarri non si ¨¨ tirato indietro. Tutt’altro. “Il giocatore non ha risposto a una convocazione - dice il nuovo allenatore biancoceleste -, quindi ¨¨ innanzitutto un problema societario, che affronteranno i dirigenti. Ma c’¨¨ anche una questione morale, nei confronti miei e dei compagni di squadra. Quando arriver¨¤ ci dovr¨¤ convincere sui motivi del suo ritardo. Se ci riuscir¨¤ il problema si risolver¨¤ in pochi minuti. Se invece non ci convincer¨¤ dovr¨¤ chiedere scusa a me e ai suoi compagni”. Parole chiare, rivolte sia allo spagnolo sia agli altri giocatori per mettere in chiaro che certi modi di fare non saranno tollerati.
Il mio calcio
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Cos¨¬ come non saranno tollerati atteggiamenti tattici diversi da quelli che l’allenatore toscano ha perseguito per tutta la sua carriera. “Ho scelto la Lazio perch¨¦ mi ha convinto il progetto societario e perch¨¦ sono convinto che qui ci siano tutti i presupposti per fare il tipo di calcio in cui credo. Io voglio un gioco propositivo, sono convinto che se giochi bene alla lunga i risultati arrivino. Non mi piace sentir dire che conta solo il risultato e che non ha importanza come arrivi”. Per il modulo con cui affrontare l’avventura Sarri precisa: “L’idea ¨¨ quella di puntare al 4-3-3, ma vedremo in corsa. Prima di Empoli aveva fatto prevalentemente il 4-2-3-1 e tutti dicevano che ero un integralista di quel modulo, poi a Empoli sono passato al 4-3-1-2 e a Napoli al 4-3-3. L’unico punto fermo ¨¨ la difesa a quattro. A Empoli avevo a un certo punto provato a fare la difesa a tre, ma mi sono accorto che non ¨¨ proprio compatibile con i miei principi di gioco”.
Il tecnico spera che dal mercato arrivino presto novit¨¤, ma si rende conto che serve pazienza. “Il mercato quest’anno ¨¨ molto complicato. Per tutti, non solo per la Lazio. E’ chiaro che io, come qualsiasi allenatore, vorrei avere la rosa al completo dal primo giorno di ritiro, ma mi rendo conto che non ¨¨ possibile”. Per adesso ¨¨ stato acquistato il solo Hysaj, ma anche Felipe Anderson ¨¨ in arrivo. “S¨¬, ¨¨ un giocatore che mi ¨¨ sempre piaciuto - ammette Sarri -. Alla Lazio ha fatto molto bene ed anche il primo anno in Inghilterra. Il suo problema ¨¨ sempre stato quello della continuit¨¤, ma sono convinto che possa migliorare anche in questo”. Correa sembra invece destinato a partire, anche se... “Io non ho nulla in contrario se resta - precisa Sarri -. Come attaccante di sinistra potrebbe fare molto bene. Per¨° mi sembra che abbia espresso il desiderio di andare altrove. Se quando torna dalla Coppa America avr¨¤ cambiato idea siamo pronti ad accoglierlo”.
Mourinho e obiettivi
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Capitolo Roma e Mourinho. “Lui ha citato Marco Aurelio? Io citer¨° solo me stesso, quello in cui credo. Spero di riuscire a fare il mio calcio alla Lazio, di divertirmi io e che si divertano i giocatori. In quanto a Mourinhio a me sta molto simpatico. E’ un grande personaggio ed ¨¨ soprattutto un grande allenatore che ha vinto molto pi¨´ di me. Quindi eviterei paragoni”. Ci¨° non toglie che Sarri arriva alla Lazio per inseguire obiettivi importanti. “Quando ero alla Juve la Lazio ¨¨ stata la squadra che maggiormente ci ha conteso lo scudetto. Anzi, ¨¨ opinione diffusa che senza il lockdown avrebbe vinto lei il tricolore. Io non sono d’accordo, perch¨¦ la Juve era comunque avanti di un punto, per¨° sicuramente quella Lazio aveva grandi potenzialit¨¤. Se pu¨° ripetersi? Presto per dirlo, in quella stagione ebbe poi un calo nel finale, cosa che si ¨¨ ripetuta anche quest’anno e che c’era stata anche negli anni precedenti. E io non credo che dipenda da questioni fisiche, perch¨¦ i preparatori atletici sanno tutti fare bene il loro mestiere. Evidentemente c’era qualcos’altro”. Un altro obiettivo importante sar¨¤ quell’Europa League che Sarri ha vinto col Chelsea. “E’ una competizione dura perch¨¦ si gioca al gioved¨¬ e ti costringe spesso a viaggi lunghi. Quest’anno poi il livello sar¨¤ pi¨´ alto vista l’introduzione della Conference League. Comunque cercheremo di fare bene. Io preferisco correre il rischio di scoppiare a marzo piuttosto che fare brutte figure in Europa”.
Social, Maestrelli e Peruzzi
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Sarri parla di tutto, ma non chiedetegli di farlo attraverso i social. “Non li frequento. Per come sonno io faccio gi¨¤ fatica a parlare per telefono. Io preferisco sempre guardare in faccia il mio interlocutore. Le chat non mi interessano. Detto questo capisco che la societ¨¤ vada in quella direzione, ma io la penso diversamente”. Sarri ha anche le idee chiare sulla storia del club in cui arriva. “La Lazio ha avuto tante figure carismatiche. Quella che mi ha sempre affascinato ¨¨ stato Maestrelli. E’ stato un onore aver avuto la possibilit¨¤ di conoscere i suoi familiari (accadde quando gli fu consegnato il premio intitolato all’allenatore del primo scudetto biancoceleste, ndr)”. Della storia del club fa parte anche Angelo Peruzzi, attuale team manager. Il suo contratto scade nel 2023, ma la sua permanenza non ¨¨ sicura. “Ci ho parlato qualche giorno fa - rivela Sarri -, volevo sapere come stava dopo l’operazione al ginocchio cui si ¨¨ sottoposto. Gli ho spiegato che sarei felicissimo di poter lavorare assieme. Poi vedremo cosa decider¨¤ lui”.
