Lotito, compleanno e bilanci: "Serve un colpo di coda". E dice no alla Superlega
Giorno di festa, con la speranza che ci sia presto motivo di festeggiare. Oggi ¨¨ il 62¡ã compleanno di Claudio Lotito, presidente della Lazio dal 2004. A meno di una settimana dalla finale di Coppa Italia da giocare contro l'Atalanta, il numero uno biancoceleste, intervenuto a Lazio Style Channel, ha analizzato il momento della squadra, attualmente ottava in classifica: “Secondo me possiamo competere alla pari con tutti – ha precisato Lotito –. Ad oggi per¨° occupiamo purtroppo una posizione in classifica che non rispecchia le nostre reali qualit¨¤. Mi auguro arrivi un colpo di coda che possa riscattare il valore e l’organizzazione di questa societ¨¤”. Un messaggio chiaro a tecnico e giocatori: Lotito e Tare, a inizio anno, avevano fissato nella qualificazione alla Champions League l'obiettivo stagionale, va da s¨¦ che al momento i risultati non sono soddisfacenti.
RISULTATI
¡ª– Il presidente sottolinea per¨° anche il percorso di crescita intrapreso dalla societ¨¤ dal momento del suo arrivo: “Sono onorato di rappresentare questo club. Quando arrivai il fatturato era di 84 milioni, ma ne perdevamo 86, oltre ad avere 550 milioni di debiti pregressi. Oggi siamo una realt¨¤ forte economicamente. Sono stati fatti tanti investimenti sui campi sportivi. Ora la Lazio ¨¨ un club appetibile per i giocatori: una grande famiglia che pu¨° guardare al futuro senza la paura di non esserci domani. Io sono il proprietario dal punto di vista giuridico, ma ho l'obbligo di tutelate la tradizione e la storia del club, dare forza e conseguire risultati sportivi anche a livello internazionale”. E, a proposito di storia, Lotito ¨¨ da sempre molto attento alle iniziative sociali di cui il club (istituito ente morale il 2 giugno del 1921) si occupa: “Non si vive solo di trofei – ha spiegato il presidente –. La Lazio ¨¨ molto attiva negli ospedali, nelle scuole... Abbiamo una grande responsabilit¨¤ di amministrare un patrimonio sportivo dal 1900. Essere laziali significa incarnare questi valori”. – Nei giorni scorsi l‘European Leagues (l'associazione dei campionati professionistici d’Europa) ha convocato a Madrid centinaia di club per discutere del futuro delle coppe internazionali. Lotito si ¨¨ detto contrario alla creazione della Superlega, tornando oggi sulla propria posizione: “Ci sono due filosofie – ha spiegato il presidente –. La prima ¨¨ legata solo al business, la seconda rappresenta la passione dei tifosi. Non possiamo privarli del conseguimento di grandi risultati, motivo per il quale tutti devono avere l'opportunit¨¤ di partecipare. Non dobbiamo privare il calcio della sua anima vera: la passione, il sogno. Un principio garantito dalla Costituzione. Il problema della rappresentanza ¨¨ quello del consenso: i voti contano ma non si pesano. Ogni societ¨¤ deve avere le stesse opportunit¨¤. Non esiste che un club ricco conti di pi¨´. ? finito il tempo dei servi della gleba, non esistono pi¨´ vassalli e valvassori, ma pari dignit¨¤: conta la maggioranza democratica. Parliamo di prevedere le strategie del calcio dei prossimi vent’anni e quindi devono concorrere tutti. Le strategie non possono essere calate dall’alto: in tale caso, una societ¨¤ subirebbe una visione esclusivamente di business, senza valori”. E a proposito di risultati da raggiungere, la Lazio mercoled¨¬ prossimo giocher¨¤ la finale di Coppa Italia. Motivo per il quale a Formello oggi ¨¨ un giorno di festa, visto il compleanno del presidente, ma non ancora di festeggiamenti.
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