Il Milan dura un’ora, la Lazio sprinta con Immobile e Correa. Ora ¨¨ quarta
Correa, un incubo per questo Milan. Dopo aver rincorso a lungo Miguel Angel, trequartista dell’Atletico, senza riuscire a prenderlo per evidenti motivi economici, il Milan viene colpito da un altro Correa, Joaquin, casa Lazio, dopo essere riuscito a rimettere in piedi una partita contro una squadra pi¨´ squadra, pi¨´ brillante fino alla fine, e ricca di quelle sicurezze che al Milan mancano sempre di pi¨´. La Lazio vince (in campionato in casa dei rossoneri non ci riusciva da 30 anni) e vola al quarto posto con l’Atalanta e con il sorprendente Cagliari. Il Milan resta in quelle posizioni tristi che forse si dovr¨¤ abituare a frequentare, un undicesimo posto che, alla vigilia dell’incrocio con Juve e poi Napoli, non promette molto di buono. Il tempo delle riflessioni, altre riflessioni, probabilmente arriver¨¤ presto.
ALTI E BASSI
¡ªPioli, allenatore accreditato di partenza sempre buone prendendo le squadre in corsa. Stavolta non sta andando cos¨¬. Il tecnico ridisegna il Milan, e per un po’ gli innesti di Bennacer e Krunic sembrano funzionare. Primo tempo brillante, con diversi errori. Soprattutto al 25’, quando la Lazio coglie l’occasione offerta dalla vocazione offensiva di Theo Hernandez e Krunic: discesa di Lazzari, Bennacer tenta inutilmente di chiudere. Il cross arriva implacabile e Immobile sovrasta Duarte con una buona scelta di tempo. E’ il gol numero cento in maglia Lazio per l’attaccante, che uscir¨¤ al 15’ del secondo tempo, perch¨¦ non al top della forma. Il pareggio del Milan arriva pochi minuti dopo, al 28’, quando Piatek cerca di sfruttare un suggerimento del solito Theo e induce Bastos all’errore.
RIPARTENZE E ERRORI
¡ªE’ la serata dei nuovi, perch¨¦ dopo aver schierato Krunic titolare Pioli manda in campo anche Rebic, costretto per¨° dall’infortunio di Castillejo. Il croato parte piano, ha bisogno di tempo per prendere confidenza con il Milan, intanto la Lazio macina calcio. A met¨¤ del secondo tempo le squadre si allungano, e le occasioni non mancano. Rafael Leao appena entrato evita come al solito di tirare, la squadra di Simone Inzaghi spreca un paio di buone ripartenze. Krunic funziona, ma ¨¨ sempre Theo la spina nel fianco dei laziali. La Lazio insiste, Pioli ridisegna il Milan con un 4-2-3-1 non ben definito, nel quale Bennacer e Krunic si danno l’anima con un certo successo. Ma al 38’ ¨¨ Correa a riportare in vantaggio la Lazio, sfruttando un bell’assist di Luis Alberto e una dormita di Romagnoli. A questo punto il Milan ¨¨ senza forze e senza idee. Ironia della sorte, a punirlo ¨¨ stato un omonimo del giocatore dell’Atletico Madrid a lungo inseguito l’estate scorsa. Ma chiss¨¤ se Miguel Angel Correa avrebbe davvero spostato gli equilibri di questo Milan dolente. Gordon Singer, figlio del fondatore di Elliott, ¨¨ tornato in tribuna e non ha portato fortuna. A questo punto, senza agire sul mercato di gennaio, ripartire per il MIlan sar¨¤ veramente complicato.
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