Solo due gol nel girone di andata ma un nuovo ruolo, pi¨´ centrocampista e meno attaccante. ? l’ennesima trovata del tecnico bianconero
Paulo Dybala, 75 gol da quando ¨¨ alla Juventus. Getty Images
Il dibattito su come raggiungere la felicit¨¤ per certi versi ¨¨ simile a quelli pallonari dei bar dello sport: non trattandosi di verit¨¤ scientifiche e incontrovertibili, tutti si sentono autorizzati a dire la loro. Paulo Dybala ¨¨ un ragazzo fortunato, che col talento ricevuto in dono e coi sacrifici ¨¨ arrivato dove voleva, ai vertici del calcio che conta. Con tutto ci¨° che ne consegue: soldi, popolarit¨¤, opportunit¨¤ e bella vita. Un giovane uomo felice insomma. Anche dopo aver confrontato le sue statistiche di quest’anno, figlie del cambiamento che Allegri gli ha cucito addosso, con quelle della scorsa stagione.
meno 12 —
Alla fine dello scorso girone d’andata, il numero 10 della Juventus aveva segnato 14 gol, di cui 10 nelle prime 6 giornate, contraddistinte da due triplette (Genoa e Sassuolo) e una doppietta al Toro nel derby. Quest’anno il fatturato ¨¨ fermo a due soli gol, segnati entrambi allo Stadium contro il Bologna e il Cagliari. Paulo non segna in campionato dal 3 novembre. Eppure, se andiamo oltre le semplici statistiche, scopriamo il numero 10 in questa versione ¨¨ un giocatore pi¨´ importante di quello che dodici mesi fa aveva fatto scomodare paragoni scomodi e anche dannosi per il giocatore.
pilastro —
In questo dicembre 2018, Dybala ha giocato dal 1’ tutte le sei partite di campionato della Juventus, il ciclo pi¨´ impegnativo di questo primo spicchio di stagione. Allegri gli ha riservato il trattamento che spetta agli insostituibili: riposo con la Spal il 24 novembre e nell’ultima di Champions contro lo Young Boys. Per il resto, mai in discussione. L’anno scorso non fu proprio la stessa storia, nonostante la caterva di gol: la Joya gioca dal 1’ al San Paolo contro il Napoli, avvia l’azione del gol di Higuain. Ma poi arrivano le tre panchine consecutive per scelta tecnica: contro l’Inter, a Bologna e con la Roma, prima di tornare decisivo nell’ultima dell’anno a Verona e di farsi male la sera dell’Epifania a Cagliari.
evoluto —
Il ritratto del nuovo Dybala lo ha tracciato ancora una volta Allegri dopo la vittoria sulla Samp. “Il fatto che Paulo non segni da un po’ in campionato ¨¨ casuale, per noi ¨¨ un giocatore fondamentale per la qualit¨¤ con cui cuce il gioco e raccorda i reparti”. Un attaccante a tuttocampo, che si abbassa per prendere palla e arriva in area solo per concludere, giocando all’interno dei sedici metri solo il 6% dei palloni toccati. Il meno 12 alla voce gol segnati in campionato (ma in Champions siamo 5-0...) si spiega in buona parte con l’arrivo di Cristiano Ronaldo. Era evidente fin dall’estate scorsa che, in un tridente con Mario Mandzukic e CR7, fosse proprio il numero 10 quello a doversi adattare di pi¨´. Per talento, versatilit¨¤ e caratteristiche dei suoi partner. Dybala, anche se in cuor suo ¨¨ convinto che gli basterebbe stare pi¨´ vicino alla porta per segnare come e pi¨´ di prima, si ¨¨ allontanato dai portieri avversari. Ha capito, da ragazzo intelligente quale ¨¨, di doversi mettere a disposizione. Ronaldo, con cui ha un ottimo feeling anche sul piano personale, gli ha sfilato il ruolo di primo rigorista della Juventus. Sono calate anche le punizioni da calciare. E a volte ci si ¨¨ messa anche un po’ di malasorte, come sabato contro la Samp. Il Dybala gi¨¤ partito per Miami con la fidanzata Oriana Sabatini per incontrare in Florida le rispettive famiglie ¨¨ un giocatore pi¨´ consapevole della sua importanza alla Juventus.
max il trasformista —
L’evoluzione di Dybala parte da lontano: Allegri, fin dal suo arrivo dal Palermo nel 2015, voleva trasformarlo da prima punta a “tuttocampista”, per dirla come il tecnico. In poco pi¨´ di tre anni, tanto per cambiare ha avuto ragione Max. L’uomo che ha trasformato Pjanic, talentuosa e un po’ discontinua mezzala, in un regista basso tra i migliori al mondo. Che ha sempre creduto in De Sciglio. E che ha stretto una sorta di patto di ferro con Mario Mandzukic per allungargli la carriera: lui con CR7 ha fatto il percorso inverso di Dybala, tornando a vivere in area di rigore dopo la lunga parentesi da esterno.
Jacopo Gerna
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