“Per me sar¨¤ importante creare del valore in questi giocatori, che ¨¨ il motivo per cui sono stato chiamato”. Tra i tanti passaggi della presentazione di marted¨¬ scorso, anche questo ¨¨ un manifesto dell’Allegri-bis: “Devo creare valore e risultati. Questa ¨¨ una squadra divertente da allenare, perch¨¦ ha tanti calciatori migliorabili”. Non sar¨¤ un manager alla Ferguson come si era detto nei mesi scorsi, o pi¨´ precisamente la sua impronta nella costruzione della squadra l’ha sempre messa, ma oltre ai risultati non c’¨¨ nulla di pi¨´ che si possa chiedere a un allenatore che valorizzare i giocatori: perch¨¦ diventino certezze per la Juve futura o pezzi pregiati per il mercato.
IL TEMA
“Creare valore” l’obiettivo di Allegri: da Kulusevski a Rabiot, chi punta al salto di qualit¨¤
L’obiettivo della gestione Allegri dettato dal mister durante la presentazione passa dalla valorizzazione di chi c’¨¨ gi¨¤: non solo Dybala e McKennie, ma anche i giovani in rampa di lancio e chi conta di recuperare una dimensione che si era gi¨¤ ritagliato in passato col tecnico livornese
DYBALA E KULUSEVSKI
¡ªIl discorso, Allegri, lo ha tirato fuori parlando di Dejan Kulusevski: “E’ un giocatore migliorabile, deve crescere in fase realizzativa”. Si ¨¨ parlato a lungo degli altri giocatori offensivi della Juve, ma per fisicit¨¤ e dinamismo lo svedese pu¨° rivelarsi giocatore allegriano per eccellenza. Il valore che si pu¨° creare su un ragazzo di 21 anni ¨¨ il potenziale che ha ancora davanti, dopo un debutto bianconero in cui ha saputo imporsi con la quantit¨¤ pi¨´ che con la qualit¨¤, grazie alla propria adattabilit¨¤ in pi¨´ posizioni. Ma pi¨´ di tutti l¨¤ davanti l’uomo su cui creare valore ¨¨ Paulo Dybala: perch¨¦ sia un valore per la Juve bisogna che la trattativa per il rinnovo vada a buon fine. Ma creare valore per lui significa restituirlo alla quotazione di mercato che aveva prima dell’ultima annata disgraziata: la sua centralit¨¤ nella nuova Juve ¨¨ gi¨¤ stata raccontata in tutte le salse, molto passa anche dal definire con pi¨´ profitto rispetto a due anni fa il suo ruolo in campo.
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RABIOT E MCKENNIE
¡ªCon l’eccezione importante dell’atteso arrivo di Locatelli, il reparto pi¨´ controverso dell’ultima stagione ¨¨ rimasto praticamente inalterato. Segno che la crescita ¨¨ attesa… creando valore. Magari ridisegnando il centrocampo attorno a un equilibrio tattico diverso, per rilanciare chi ha margini di crescita. Margini che Allegri ha esplicitato per Weston McKennie e Adrien Rabiot attorno alla doppia cifra di gol segnati, per dire, per rendere centrali due giocatori che in maniera diversa si erano trovati in bilico: uno per il calo che nella seconda parte della stagione aveva fatto svanire l’effetto sorpresa della prima parte, l’altro per la discontinuit¨¤ che nei primi due anni bianconeri l’aveva fatto finire sul mercato. Con l’obiettivo di ritagliarsi cos¨¬ un posto nella Juve di domani. O per diventare sul mercato quel tesoretto che oggi non sono.
I GIOVANI DA LANCIARE
¡ªSi ¨¨ discettato lungamente sul gradimento espresso in passato da Massimiliano Allegri per quel giovane di talento che si chiamava Nicol¨° Fagioli. Per il 20enne regista piacentino non ¨¨ un’ipoteca di nulla, oggi che si ritrova di nuovo sotto la guida del tecnico livornese. Ma certo nulla ¨¨ sinonimo di creazione di valore come l’ingresso nel mondo dei grandi dei ragazzi fatti in casa, o per lo meno usciti dal proprio vivaio che per la Juve significa non solo giovanili ma anche la squadra Under 23. Da cui oltre a Fagioli l’altro nome in rampa di lancio ¨¨ quello di Radu Dragusin: rinnovato con l’idea di farne il quarto centrale, entrato e poi uscito dalla trattativa Locatelli, destinato a restare. E a farlo adesso dietro in teoria non solo al trio Bonucci-Chiellini-Demiral, ma con l’ambizione e la concreta possibilit¨¤ di ritagliarselo poi sul campo quel ruolo di quarto centrale.
GLI UOMINI DA RILANCIARE
¡ªE creare valore significa anche ri-crearlo attorno a chi in passato aveva saputo ritagliarsi un ruolo alla Juve, poi in questo biennio le strade si sono complicate, ma ora in panchina torna l’uomo che in quella dimensione aveva creduto. E’ il caso di Federico Bernadeschi, che prima di rigenerarsi in azzurro aveva vissuto con Allegri, che lo ha usato prevalentemente da esterno d’attacco con apparizioni da trequartista, un’esperienza sicuramente pi¨´ soddisfacente rispetto a quanto avvenuto poi nel biennio successivo spesso fuori ruolo. Ed ¨¨ il caso di chi ¨¨ tornato dal prestito e potrebbe anche restare al di l¨¤ delle effettive alternative di mercato, come Daniele Rugani, che con Max tra alti e bassi aveva comunque conquistato l’azzurro e uno spazio definito nella difesa bianconera (capitano, per quel che vale, nel primo test col Cesena), e come Mattia De Sciglio, mister utilit¨¤ in fascia che il tecnico livornese ha gi¨¤ allenato al Milan e poi voluto alla Signora. Perfino la Juve pu¨° rivelarsi un pozzo di potenziale di crescita: Allegri ¨¨ l¨¬ apposta.
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