Quando Joe Montemurro - dopo aver battuto l’Inter qualche giorno fa e avvicinato di tanto il suo primo tricolore - diceva “andiamo a Lione per vincere”, sorrideva ma non scherzava affatto. Con eleganza e stile accattivante non si scompone neanche sulle parole piuttosto arroganti delle francesi alla vigilia del ritorno dei quarti di Champions, anzi di fronte a tanta ostentata sicurezza disorienta ancora, senza esagerare: “Il Lione ¨¨ la squadra numero uno al mondo, ha grandi campionesse e una storia in questa competizione” ammette, senza nascondersi: “Non conosco un allenatore o un giocatore che vuole perdere. Se gioco a briscola con mio fratello voglio vincere. Siamo qui per giocarla, non per proteggere il risultato”. Si ripartir¨¤ dal clamoroso 2-1 dello Stadium in favore delle bianconere: fischio d’inizio alle 21, sul rettangolo di gioco del Parc OL.
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Juve, le Women sognano la storia: "A Lione per vincere, non per difenderci"
Si gioca alle 21, il ritorno dei quarti in Francia vale un posto in semifinale dopo il successo bianconero 2-1 a Torino. Il tecnico Montemurro: "Loro sono la squadra numero uno al mondo. Ma anche se gioco a briscola con mio fratello voglio vincere"
MISSIONE CHAMPIONS
¡ªLa Juve ha scoperto l’efficacia dei propri mezzi strada facendo, mai prima d’ora aveva dato la percezione di poter performare cos¨¬ bene in Europa. Tanto che quando il tecnico bianconero al suo arrivo l’estate scorsa continuava a ribadire che “questo gruppo ha le carte in regola per avvicinarsi alle migliori”, sembrava quasi fuori luogo. E invece lungimirante Montemurro e bravo Braghin (responsabile dell’area Women del club) a sceglierlo, andando contro corrente, dal momento che la squadra continuava a battere record su record in Italia da quattro anni e tutto lasciava presagire una continuit¨¤ di quel lavoro. La Signora ¨¨ diventata adesso una formazione temibile anche per le migliori al mondo, tanto da batterle pure (che sia accaduto per una serata pi¨´ o meno storta lo si comprender¨¤ meglio nei novanta minuti in terra francese) grazie a un gioco offensivo, dinamico, piacevole e anche attento.
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Contro il meglio
¡ªSe battere il Lione sembrava un sogno lontanissimo, ora eliminarlo ai quarti di Champions per accedere in semifinale ¨¨ quantomeno un obiettivo realistico, seppur complicato. “Mi fa piacere che le ragazze abbiano preso questa positivit¨¤ - spiega l’allenatore -. ? chiaro che dovremo gestire la partita, in alcune situazioni loro avranno pi¨´ possesso e in altre potremo giocare noi”. Ad armi pari, contro una squadra che ha vinto cinque delle ultime sei Champions e che detiene il maggior numero di vittorie (sette) nella competizione. Al quinto anno di progetto, la Juventus Women ¨¨ gi¨¤ l¨¬. Con merito.
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