A Torino il dirigente ha creato in prima persona una struttura vincente, ma i rapporti coi vertici bianconeri si sono raffreddati negli ultimi tempi
Giuseppe Marotta, a.d. della Juventus fino al prossimo 25 ottobre. Ansa
Il volto gentile della Juve fa un passo di lato dopo otto anni irripetibili. E con un percorso professionale straordinario nella sua apparente normalit¨¤. Beppe Marotta a 61 anni ha conosciuto il calcio da tutti gli angoli. Salendo dal basso il manager varesino ha ottenuto risultati robusti a Venezia, come all’Atalanta e soprattutto alla Sampdoria. In blucerchiato ha cominciato a pensare in grande al fianco di un imprenditore navigato come Riccardo Garrone. Quando nel 2010 approda a Torino la famiglia Elkann gli affida il compito di affiancare il promettente Andrea Agnelli (allora trentacinquenne) nel delicato compito di ridare alla Juve lo smalto degli anni migliori.
missione compiuta —
I fatti dicono che la missione ¨¨ riuscita in pieno. L’uomo-chiave del presente juventino (Fabio Paratici) ¨¨ una sua creatura. S¨¬, perch¨¦ Marotta lo scelse come capo scout a Genova e lo port¨° a Torino come sua spalla. Il tempo ha detto che alla Continassa il boom del fatturato ¨¨ andato di pari passo con i successi sul campo. E nella portentosa crescita dell’azienda bianconera ci sono le mille accortezze della gestione-Marotta. che ha sempre puntato sul lavoro di team. Non solo nel settore tecnico, ma anche negli altri ambiti. L’attenzione, ad esempio, per creare uno staff che curi la parte atletica ¨¨ figlia degli anni di Varese in cui Arcelli e Sassi aprirono strade innovative nella preparazione. Allo stesso modo ha curato la qualificazione professionale dei propri collaboratori, giovanili comprese. E per non farsi mancare nulla c’¨¨ anche un gruppo di psicologi per aiutare i tesserati ad evitare lo stress.
frizioni e stress —
Negli ultimi mesi si erano rincorse le voci su un raffreddamento nei rapporti tra i vertici juventini. Di sicuro Marotta sente lo stress e avverte l’esigenza di dare alla propria carriera nuove prospettive. Un dirigente di questa levatura non ¨¨ pensabile che rimanga a lungo senza lusinghe. Nei mesi scorsi qualche solletico ¨¨ gi¨¤ arrivato, ma lui ha preferito completare col sorriso la sua esperienza torinese. Del resto in questa splendida cavalcata si ¨¨ ritagliato uno spazio speciale. I suoi modi garbati, il suo buonsenso hanno rapito le simpatie del popolo juventino. E il rispetto degli avversari. Nei giorni scorsi si ¨¨ parlato anche di una sua candidatura per la presidenza federale, ma ¨¨ un’ipotesi tramontata subito. Marotta ha energie e capacit¨¤ per mettere a disposizione il suo know-how in un club di alto profilo. ? presto per dire chi se lo assicurer¨¤, ma l’elenco ¨¨ ristretto. Facile che a farsi avanti sia proprio chi ha pi¨´ risorse e ambizioni per contrastare la strada all’inarrestabile Juve.
Carlo Laudisa
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