L’uomo delle gare secche che piace agli allenatori: Morata prima pietra di Max
“Nelle partite secche d¨¤ il suo meglio, lui le decide”. La fotografia di Alvaro Morata scattata nel tempo da Max Allegri torna d’attualit¨¤ spesso, e inevitabilmente anche dopo la serata di Copenaghen in cui alla prima partita dentro-fuori dell’Europeo il centravanti della Juve ha riacceso con un gol al supplementare la Spagna, implosa a fine regolamentari e sull’orlo del baratro, al pari di altre nazionali nobili che poi nel baratro ci sono finite, dalla Francia al Portogallo fino all’Olanda. La Roja no, sulle spalle del vituperato Alvaro.
I VUOTI
¡ªNell’analisi delle sue prestazioni ci si sofferma spesso sugli errori, sulla tendenza a ballare un po’ troppo dalla parte sbagliata della linea del fuorigioco, sulla questione caratteriale. Niente di campato per aria, tutto motivato dall’evidenza delle prestazioni, senza peraltro che abbia senso che questo degeneri negli insulti e minacce di cui Alvaro e famiglia sono stati oggetto in patria. Ma tutto si riconduce al modo in cui chiude ogni discorso Luis Enrique, c.t. della Spagna: “Non esiste un allenatore di una nazionale che non lo elogi”.
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LA CANDIDATURA
¡ªL’attaccante che piace agli allenatori ¨¨ stato la prima operazione di mercato del manager Allegri, che appena entrato in carica nel “nuovo” ruolo ha subito avallato il rinnovo del prestito di Morata dall’Atletico Madrid. Questo Morata, alla luce anche della considerazione del tecnico, ¨¨ molto pi¨´ della prima delle riserve dell’attacco bianconero: a questa estate fin qui non semplice con la nazionale lo spagnolo chiede di consacrare le sue ambizioni per un posto da titolare anche nella Juve che verr¨¤, in virt¨´ anche di caratteristiche che gi¨¤ l’anno scorso erano uniche in organico.
CON TUTTI
¡ªNon si sa chi saranno gli altri attaccanti? Non importa. “? uno dei pochi giocatori al mondo che pu¨° giocare con ogni tipo di compagno di reparto, che sia prima punta, una seconda o altro”, ¨¨ un’altra celebre definizione che di Morata ha detto Max Allegri. Che dal 2014 al 2016 aveva allenato un giovane uscito dalla nobile cantera Real ma ancora in rampa di lancio, facendone un centravanti da finale di Champions, e adesso si ritrova un attaccante reduce da una stagione che nella discontinuit¨¤ e nelle difficolt¨¤ di squadra ha fruttato 20 gol e 12 assist. E vediamo come finir¨¤ l’Europeo.
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