Da Szczesny a Rabiot e De Ligt: Allegri, quanti juventini da rilanciare dopo gli Europei
Avanti i quattro azzurri, con il rilancio di Federico Chiesa di fianco alla conferma al centro della difesa di Leonardo Bonucci, che potrebbe a breve ritrovare il compagno di mille battaglie Giorgio Chiellini, con Federico Bernardeschi in attesa di cogliere la prossima occasione che gli arriver¨¤ da un allenatore che lo stima come Mancini. E avanti anche Alvaro Morata, autore del gol che ha rimesso in carreggiata la Spagna ai supplementari salvandola dal naufragio. Ma tra i dodici giocatori della Juve all’Europeo, quarto club per numero di convocati alla manifestazione dietro Manchester City, Chelsea e Bayern Monaco, ci sono anche un bel po’ di delusi che tornano alle vicende di club in cerca di rilancio dopo un’estate che non ¨¨ andata come speravano.
NIENTE FAVOLE
¡ªNon ¨¨ detto che tutti tornino in bianconero, ma ci sono delusioni di vario ordine e grado. La delusione di Aaron Ramsey ¨¨ quella di chi non ¨¨ riuscito a ripetere la favola dell’Europeo di cinque anni fa, ma comunque ha superato il turno ed ¨¨ tornato a darsi una visibilit¨¤ internazionale, al di l¨¤ del finale molto severo. A proposito di favole non ripetute, pi¨´ bruciante (e non ha mancato di esibirlo) sicuramente la delusione di Cristiano Ronaldo: ha anche la sorte con cui prendersela, capitato nel girone pi¨´ difficile e forse anche col peggior accoppiamento agli ottavi, ma lo smacco di dover abbandonare troppo presto la difesa della corona ¨¨ una beffa che non conosce alibi per chi vuole competere a questi livelli.
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CHI CI SPERAVA
¡ªDello stesso livello ¨¨ la delusione per Matthijs De Ligt, che nel bel mezzo di una prestazione di alto livello ha dovuto abbandonare le ambizioni continentali per un fallo di mano che ¨¨ costato l’espulsione a lui e di fatto l’eliminazione a sorpresa dell’Olanda, che pareva avere la strada tracciata dalla propria parte del tabellone almeno fino alla semifinale e poi chiss¨¤… Ma la vera favorita dell’Europeo era la Francia delle meraviglie, rimaste disattese prima ancora dei rigori con la Svizzera dai buchi difensivi che hanno riaperto una partita chiusa: nella squadra pi¨´ bella del reame Adrien Rabiot aveva saputo ritagliarsi uno spazio da titolare con la prestazione al debutto con la Germania, e poi con la capacit¨¤ dal Portogallo in poi di adattarsi nella necessit¨¤ anche nel diverso ruolo di terzino. La ribalta personale non basta a cancellare la delusione per l’occasione persa, e forse l’acuisce, ma ora lo aspetta Allegri.
CHI E’ USCITO SUBITO
¡ªAvevano ambizioni diverse, ma andare a casa subito fa male, e ha fatto male in particolare a Merih Demiral, che dell’eliminazione precoce della Turchia ¨¨ stato anche uno dei volti per un paio di errori che lo hanno fatto finire sotto i riflettori, proprio nella grande manifestazione a cui chiedeva una vetrina personale per rivendicare un ruolo pi¨´ centrale nella Juventus o la possibilit¨¤ di attirare interessi importanti altrove. Mentre Wojciech Szczesny ha cominciato col piede sbagliato, con il primo autogol di un portiere nella storia degli Europei contro la Slovacchia, e da l¨¬ il cammino della Polonia non s’¨¨ pi¨´ raddrizzato. Peraltro dopo un avvicinamento alla manifestazione affatto semplice, con settimane di resistenza nell’occhio del ciclone del possibile arrivo di Donnarumma. La fiducia confermata da Allegri ¨¨ l’inizio del rilancio.
Gasport
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