Ciclo finito? Queste due parole sono sulla bocca di tutti da quando la Juventus ha perso molto terreno sull’Inter capolista e sembra doversi rassegnare a passare il testimone agli storici rivali di sempre. Con il primo posto in classifica in altre mani, finirebbe infatti il filotto di 9 anni consecutivi, che ha come tratto comune la presidenza di Andrea Agnelli, alcuni giocatori e il dominio in Italia, ma che in realt¨¤ ¨¨ composto da due cicli distinti e connessi. Quello di Antonio Conte e quello di Massimiliano Allegri, col terzo ciclo (col tentativo di Sarri Maurizio Sarri e la scelta poi di Andrea Pirlo) che stenta a decollare. Pirlo, a detta della societ¨¤, dovrebbe per¨° avere una prova d'appello, dando seguito al progetto Juve nella stagione che verr¨¤.
sotto la lente
Juve, ciclo finito? Dopo Conte e Allegri, ora Agnelli pensa a come farlo ripartire...
Il filotto di scudetti iniziato nel 2012 sembra al capolinea, ma il club sta lavorando per ritrovare le condizioni di continuit¨¤ per ritornare s¨´bito a vincere. C’¨¨ da decidere chi ne far¨¤ parte
CONTE
¡ªCon l’ex capitano bianconero in panchina ¨¨ partita la striscia di successi, si ¨¨ formata la squadra e si ¨¨ battezzato lo Juventus Stadium con un look nuovo che ha dato un netto strappo alle delusioni passate. Ritmo alto, aggressivit¨¤ agonistica e spirito arrembante da provinciale, quello che permette di affrontare di petto ogni ostacolo e aiuta a non sottovalutare nessun impegno. Il tutto condito, il primo anno, da una dilagante voglia di tornare a vincere dopo tanti anni e il purgatorio in Serie B. La squadra della BBC in difesa, di Andrea Pirlo e Arturo Vidal, di Stephan Lichtsteiner e Mirko Vucinic, di Claudio Marchisio. Negli anni di Conte il club ¨¨ rientrato nel giro della Champions League e si ¨¨ ripreso il posto al sole in Serie A, risvegliando l’orgoglio bianconero dopo gli anni di successi altrui. E vincendo i primi tre scudetti bianconeri dell'attuale filotto.
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ALLEGRI
¡ªHa caratteristiche tutte sue anche il secondo ciclo del filotto, quello che si ¨¨ chiuso nel 2019 dopo il primo anno di Cristiano Ronaldo. L’allenatore arrivato dopo l’esonero dal Milan e l’improvviso addio di Conte a inizio precampionato, ha cominciato a lavorare dall’ottima eredit¨¤ lasciata dal predecessore, per poi adattarla gradualmente alla sua idea di calcio: possesso palla ragionato, pazienza e risultati. La rosa ¨¨ cambiata in parte e passo dopo passo, ma il livello raggiunto sono state le due finali di Champions League conquistate e poi perse, che hanno elevato la Juventus a top club in Europa. Ci sono state spese importanti come quelle per Miralem Pjanic e Gonzalo Higuain e addii pesanti come quelli del centrocampo di Conte, pi¨´ cameo di livello eccelso come Dani Alves. Poi la voglia del presidente Agnelli di un calcio pi¨´ propositivo e offensivo, meno fisico, ha decretato la fine del ciclo di Allegri, con lo scopo di arrivare sul tetto del continente.
E POI?
¡ªInutile dire che l’operazione terzo-ciclo non ha funzionato, per ora. L’ultima Juve di Allegri non brillava nel gioco e per questo ¨¨ stato chiamato Sarri, ex acerrimo nemico sulla panchina del Napoli. Inizialmente si sono visti netti cambi di passo, poi a lungo termine l'allenatore ha vinto in Italia ma si ¨¨ fatto sorprendere in Europa, a cavallo della pandemia, incappando nell'eliminazione agli ottavi da parte del Lione. Soprattutto, sono i rapporti personali che sembrano aver fatto naufragare il progetto e indotto Agnelli a puntare sull’esordiente Pirlo. Salvo improbabili rimonte, un nuovo ciclo non ¨¨ partito nemmeno quest’anno. In societ¨¤ sono in corso i lavori per capire da chi e cosa ripartire nella prossima stagione, anche alla luce di come si concluder¨¤ questa in corso. Lo si capir¨¤ nei prossimi mesi, ma certamente l’obiettivo di Agnelli ¨¨ che quest’anno sia solamente un episodio sfortunato nel macro-ciclo della sua presidenza.
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