Federico Cherubini ha passato un sabato diverso di cui avrebbe volentieri fatto a meno. Non era al solito posto a bordo campo all’Allianz Stadium nel pre partita di Juve-Atalanta e nemmeno in tribuna, perch¨¦ ha trascorso la giornata al quinto piano della Procura di Torino, primo interrogato nell’inchiesta "Prisma", la tempesta che ha investito il club ma che potrebbe avere pesanti ricadute anche sul calcio italiano, da tempo alle prese con bilanci sempre pi¨´ in perdita e investimenti difficilmente sostenibili. Nell’inchiesta affidata a un pool di magistrati del gruppo dell’Economia, che si basa soprattutto sulle intercettazioni telefoniche svolte dalla Guardia di Finanza, ¨¨ coinvolta la Juventus per responsabilit¨¤ amministrativa e sei tra dirigenti (Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Stefano Cerrato) ed ex (Fabio Paratici, Marco Re e Stefano Bertola), indagati per false comunicazioni delle societ¨¤ quotate in borsa ed emissioni di fatture per operazioni inesistenti. Cherubini non ¨¨ tra gli indagati, per¨° ¨¨ stato sentito come persona informata dei fatti ed ¨¨ considerato un testimone chiave dagli inquirenti, colui che pi¨´ di tutti pu¨° confermare e spiegare "la gestione Paratici", dirigente con responsabilit¨¤ strategica "artefice della pianificazione preventiva delle plusvalenze".
L'INdagine
La Juve collabora, Cherubini dai pm per spiegare il metodo Paratici
Il dirigente non ¨¨ indagato, ma ¨¨ stato sentito per 9 ore come testimone sui movimenti anomali della societ¨¤ dal 2018 al 2021
Frasi e contratti
¡ªCherubini ¨¨ entrato in Procura di mattina presto ed ¨¨ uscito quando era buio pesto. Pi¨´ di nove ore di interrogatorio per ripercorrere i tre anni di operazioni finanziarie, durante le quali il bianconero ha fornito elementi preziosi per l’indagine. I pubblici ministeri Mario Bendoni, Ciro Santoriello e l’aggiunto Marco Gianoglio gli hanno chiesto di contestualizzare molte intercettazioni e chiarimenti su acquisti e cessioni di giocatori che hanno alimentato il meccanismo delle plusvalenze. L’inchiesta si concentra sulle stagioni 2018-19, 2019-20 e 2020-21 per una cifra complessiva di 282 milioni derivanti da operazioni "connotate da valori fraudolentemente maggiorati". Cherubini (il cui verbale ¨¨ stato secretato) ¨¨ arrivato alla Juventus nel 2012 come responsabile del settore giovanile. Ha lavorato al progetto dell’Under 23 prima di diventare il numero due di Paratici e poi di prenderne il posto nel giugno scorso, diventando Football Director. Nei tre anni sotto inchiesta ¨¨ stato il braccio operativo dell’ex responsabile dell’area sportiva, ora al Tottenham, ed ¨¨ inevitabile che sia coinvolto in molte conversazioni. Il dirigente ¨¨ stato molto collaborativo, aiutando i pm a ricostruire il sistema messo in piedi da Paratici, che secondo l’accusa si basava su plusvalenze utilizzate in modo distorto che hanno causato uno squilibrio nei conti bianconeri e delle cui conseguenze finanziarie per¨° cda e Agnelli erano consapevoli. Massima collaborazione anche da parte del club nelle 12 ore di perquisizione.
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¡ªNon ¨¨ escluso che nei prossimi giorni possano essere chiamati altri dirigenti, tra cui l’a.d. Arrivabene, il responsabile dell’Under 23 Manna e il segretario Morganti, a cui sono stati perquisiti gli uffici insieme a quello di Cherubini e degli indagati. Intanto la Juventus resta tranquilla e fiduciosa, come scritto sabato nel comunicato, "di chiarire ogni aspetto di interesse, ritenendo di aver operato nel rispetto delle leggi e delle norme che disciplinano la redazione delle relazioni finanziarie, in conformit¨¤ ai principi contabili e in linea con la prassi internazionale della football industry e le condizioni di mercato".
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