Non sono solo il gol e l’assist a San Marino, che possono fare testo il giusto alla luce dell’avversario. Pi¨´ indicativo aver visto Federico Bernardeschi con la fascia di capitano della Nazionale, segno di un percorso in azzurro da punto di riferimento del gruppo, mentre parallelamente in bianconero ha faticato a trovare spazio. “La differenza? Qui posso rischiare la giocata, ¨¨ molto semplice”, la risposta a caldo, che ¨¨ pi¨´ di un sassolino tolto dalla scarpa nei confronti della ormai conclusa gestione di Andrea Pirlo, rilanciata dalla soddisfazione per l’Allegri-bis: “Sono felice del ritorno del mister, voglio davvero restare e godermi la sua presenza - ha commentato dall’azzurro Bernardeschi -. Lui ¨¨ sempre stato bravissimo nel gestire i calciatori e ha portato sempre a casa moltissimi risultati”.
Il personaggio
“Qui posso rischiare”: ruolo, spazi e modulo, perch¨¦ in azzurro ¨¨ un altro Berna
Precario alla Juve, una certezza in Nazionale: Bernardeschi ha ipotecato l’Europeo nonostante la stagione difficile. Pirlo gli ha ristretto il minutaggio e cambiato posizione, invece... “con Mancini ci si diverte, d¨¤ libert¨¤. Allegri sa gestire gli uomini”. Cos¨¬ prover¨¤ a tenersi la Juve
La carezza (reciproca)
¡ªSi ¨¨ anche detto che il rendimento, o comunque il poco spazio, con la Signora rischiasse di compromettere le sue chance di convocazione all’Europeo, ma dopo San Marino ¨¨ arrivata la carezza di Roberto Mancini: “Con noi ha sempre fatto bene, ci ha dato mano a qualificarci. Per l’Europeo ¨¨ una certezza, s¨¬”. La risposta di Bernardeschi al c.t. suona per contrasto come un’altra stoccata a chi non gli avrebbe dato la possibilit¨¤ di esprimersi al meglio: “Mancini lo ringrazio perch¨¦ mi ha dato fiducia e mi ha fatto giocare dove mi trovo bene. Qui si gioca in libert¨¤ e ci si diverte. E quando mi diverto vengono fuori le mie qualit¨¤”.
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Inamovibile e precario
¡ªIn Nazionale Bernardeschi ha giocato sei delle ultime sette partite, quattro da titolare. E togliendo quelle saltate per infortunio nell’autunno scorso, 14 nelle ultime 17, di cui nove da titolare. Altra continuit¨¤ rispetto alla Juve: nelle 34 presenze tra campionato e Champions con Pirlo, solo 9 sono state dall’inizio, crollo verticale rispetto alle 22 partite da titolare in 35 presenze tra A e coppa con Sarri e 20 da titolare su 36 presenze tra A e coppa con l’ultimo Allegri. Nelle ultime dieci partite di campionato quest’anno, con in mezzo il coronavirus, Bernardeschi ha giocato 85 minuti in tutto, solo con l’Udinese da titolare.
La questione del ruolo
¡ªC’entra poi anche la posizione in campo: da esterno destro d’attacco, Bernardeschi ¨¨ ormai un elemento strutturale del tridente di Mancini, con cui a proposito di libert¨¤ ha finito per giostrare anche da “falso nueve”. Nell’impianto di gioco di Pirlo questo tipo di giocatore non ¨¨ previsto. Con Allegri ma poi anche con Sarri ha giocato prevalentemente nello stesso ruolo ma anche da trequartista, a seconda della posizione che ci fosse bisogno di occupare davanti se accanto a Ronaldo c’era Higuain o Dybala. Anche con qualche brano da mezzala, Pirlo invece ha provato a usarlo a tutta fascia se non a volte da vero e proprio terzino per usarne la gamba e il dinamismo. Ma obiettivamente in fascia c’erano i migliori giocatori della stagione della Juve, Cuadrado e Chiesa, e altri che per motivi diversi sono riusciti a entrare pi¨´ stabilmente nelle rotazioni, come Kulusevski e Alex Sandro.
Persa la strada
¡ªChe Bernardeschi in bianconero abbia brillato al punto da meritare una maglia al posto di qualcuno di questi ¨¨ discutibile, ma ¨¨ stata una stagione difficile per (quasi) tutti in cui ci stava di restare impantanati. L’ex viola ha pagato l’impressione di essere fuori dal progetto tecnico, inteso non solo come Pirlo ma anche come possibilit¨¤ di essere sacrificabile sul mercato. Chiamato a ritagliarsi un ruolo che non aveva, ha provato a giocarsela con la flessibilit¨¤, che per¨° spesso ti si ritorce contro: se puoi fare tante cose, poi ¨¨ complesso riuscire a disegnarsi la propria strada. Quest’anno in bianconero ha rischiato di pagarlo anche Kulusevski (ma non, per dire, Danilo). Ma adesso c’¨¨ Allegri: l’orologio torna indietro di due anni, anche quello di Bernardeschi.
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