Una doppietta di un grande Pipita, innescato da un ottimo Dybala, condanna Montella. Per i rossoneri traversa di Kalinic sullo 0-1
Avviso ai genitori di fede rossonera. "La carica dei 101" ¨¨ un gran bel film della Disney da far vedere e rivedere ai propri figli, ma di questi tempi ¨¨ meglio di no: con tutto quel bianconero dei dalmata sullo schermo e la doppietta castiga-Milan di mister 101 gol Gonzalo Higuain ancora nell’aria, c’¨¨ il rischio che i piccoli milanisti rivivano gli incubi di questo pomeriggio a San Siro. Il superclassico se lo prende la Juve, con un 2-0 che punisce un Diavolo mai domo ma inefficace: il Pipita ce l’ha Allegri, che grazie al suo bomber e a una prova tutta cinismo e concretezza si arrampica in testa alla classifica con il Napoli, in attesa di sapere se sar¨¤ primo posto anche domani (Juve a 28 punti con gli azzurri, che ospitano il Sassuolo. Inter a 26, attesa in casa del Verona luned¨¬ sera: leggi qui la classifica). Montella, dall’altra parte, sa che il divario che si sta scavando tra il suo Milan e la zona Champions potrebbe condannarlo. E adesso?
KILLER GONZALO —
Il Pipita versione deluxe si accende al 23’: palla in verticale di Dybala, movimento dal limite a bruciare un Romagnoli sin l¨¬ perfetto (sontuosi un paio di anticipi proprio su Higuain) e infila Donnarumma in diagonale. Nella ripresa, al 18’, piazza il colpo del k.o., che vale il gol numero 101 in Serie A: negli attimi di confusione fisiologica del Milan, che ha appena cambiato il regista (Locatelli per un Biglia ai limiti dell’inguardabile e Antonelli per Abate, con Borini che passa a destra), Asamoah affonda e taglia per Higuain, che sfrutta il velo di Dybala e gela di nuovo Donnarumma. Non aveva ancora segnato al Milan con la maglia della Juve, non aveva ancora battuto Gigio: eccovi serviti.
SUSO IN GABBIA —
Allegri, che conosceva bene le trappole del Diavolo, si preoccupa di neutralizzare il pericolo numero uno e costruisce una gabbia attorno a Suso: sullo spagnolo ci sono sempre almeno due uomini (Mandzukic in modalit¨¤ “sacrificio” attivata si aggiunge ad Asamoah) pi¨´ uno tra Pjanic e Khedira. Jesus fatica a trovare spazio per il sinistro o il cross per i compagni, anche perch¨¦ Abate non gli d¨¤ supporto, ma il Milan riesce a tirare fuori colpi di scena anche da altre parti del campo. Le due palle gol rossonere pi¨´ clamorose partono dai piedi di Borini e Rodriguez ma si spengono su quelli di Kalinic, che non ¨¨ Higuain ed esce a testa bassa dal duello a distanza: in avvio un ottimo Asamoah gli toglie una conclusione a due passi da Buffon, sul cross da sinistra al 25’ – a svantaggio appena incassato – manca l’impatto di un niente e al 45’ spedisce sulla traversa col mancino, dopo aver infilato i due centrali scattando sul filo sull’imbucata dello svizzero. ? una Juve pratica, consapevole del proprio valore e delle proprie armi, che sa quando e come colpire un Milan generoso ma senz'anima in attacco.
DIVARIO —
La banda di Allegri ha gli uomini giusti al posto giusto, il Milan no. Pjanic sparge sicurezza nel cuore del gioco, Biglia dissemina palloni ad alto rischio contropiede; Khedira vigila su Suso senza soffrire, Kessie prova a strappare ma ¨¨ un insuccesso costante; Dybala, anche nella giornata in cui la scena ¨¨ del Pipita, mette sempre i brividi e gioca un gran secondo tempo, Calhanoglu si spegne alla distanza dopo un buon avvio. E le sconfitte sono 5 in 11 giornate, mentre la Juve vola lass¨´.
Marco Fallisi
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