Nella partita di ritorno coi colchoneros sar¨¤ fondamentale la qualit¨¤ del bosniaco, mentre il tecnico pensa all’azzurro nei tre di centrocampo con la difesa a tre
Mancano 13 giorni esatti alla Partita, quella che far¨¤ da spartiacque alla stagione della Juventus. Se con l’Atletico andr¨¤ male, eventualit¨¤ oggettivamente sopra il 50% al momento visto lo 0-2 dell’andata, hai voglia a placare il mondo intero con l’ottavo scudetto consecutivo e la Supercoppa italiana. Si parlerebbe, in maniera forse eccessiva, di fallimento.
COME PREPARARLA —
In mezzo ci sono le partite di Napoli e allo Stadium con l’Udinese, ma nei forum e nelle chat di tifosi bianconeri si parla solo dell’Atletico Madrid. Il primo aspetto su cui Massimiliano Allegri sta lavorando ¨¨ quello fisico: serve una squadra diversa da quella del Wanda, capace di reggere fisicamente fino al 90’ (o magari fino al 120’...) e di dare qualche cambio di ritmo per scardinare la linee difensive di Simeone. In questo senso il recupero di Douglas Costa sar¨¤ fondamentale. E nel contesto si inserisce perfettamente il tema Dybala: Allegri dovr¨¤ valutare se inserirlo dopo 10/15 minuti nella ripresa o partire da subito con il 10.
IPOTESI PIU’ PROBABILE —
Anche perch¨¦, nella testa del tecnico bianconero, sta prendendo piede un ipotesi di formazione in parte gi¨¤ collaudata domenica scorsa al Dall’Ara. Che prevederebbe una difesa a tre con Barzagli (o Caceres) insieme a Bonucci e Chiellini, Cancelo e De Sciglio (Alex Sandro ¨¨ squalificato) sulle fasce e Federico Bernardeschi nel ruolo di mezzala destra, con licenza di avanzare alle spalle di Ronaldo e Mandzukic e poi di affiancare Pjanic e Matuidi in fase di non possesso. Difendere bene sar¨¤ fondamentale come segnare almeno due gol: se l’Atletico ne segna uno, poi la Juve ne dovr¨¤ realizzare quattro. Come dire, se Szczesny viene battuto sarebbe eliminazione quasi certa. Questo piano partita prevederebbe gli innesti di Dybala ed eventualmente Douglas a gara in corso.
NODO PJANIC —
Dai piedi del bosniaco, a pezzi per la febbre a Madrid e nei giorni successivi (Allegri disse “che era in mano a Cristo”) , passano molte delle speranze di qualificazione. Servir¨¤ un Pjanic a posto fisicamente, sui livelli almeno di settembre, e col compasso ben registrato sul piede destro. La Juventus a Madrid ha sbagliato tantissimo in costruzione e contro una squadra abile a chiudere anche le linee di passaggio non si pu¨° fare a meno della qualit¨¤ di Miralem.
Jacopo Gerna
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