Allegri lo vede "storto come la torre di Pisa" ma l’imperfezione non lo preoccuperebbe, se stesse su. Altri iniziano a vederci un buco nero che, da quando sono finiti i tempi di Pogba-Pirlo-Marchisio-Vidal e poi di Pjanic-Khedira, inghiotte giocatori, ingaggi milionari, punti e, in fin dei conti, allenatori. Passano le stagioni ma alla Juve il centrocampo continua a essere il primo della lista nella categoria “problemi da risolvere”. Anche a La Spezia il buco ha inghiottito McKennie e Bentancur. L’ingresso di Manuel Locatelli, l’uomo individuato gi¨¤ in estate per tapparlo, ha un po’ sistemato le cose, proponendo due verdetti intermedi. Primo: il Loca ¨¨ gi¨¤ imprescindibile. Secondo: il lavoro da fare ¨¨ tanto, la formula giusta non sembra ancora essere stata trovata. Domani la partita contro la Sampdoria sar¨¤ un’altra prova d’appello, poi c’¨¨ l’esame pi¨´ duro di questo inizio di stagione (almeno sulla carta), la sfida ai campioni d’Europa del Chelsea in Champions.
Contro la Samp
La Juve cerca il centrocampo, Allegri prova nuovi assetti: ora Locatelli ¨¨ indispensabile
Ultima chiamata: reparto fin qui deludente, domenica Manuel in coppia con Bentancur e due esterni veri
Allegri la stagione con l’esigenza di dare solidit¨¤ al reparto, varando quindi un centrocampo a quattro in cui solo a destra c’era un’esterno vero (Chiesa o Cuadrado), mentre a sinistra ha agito quasi sempre Rabiot. Al francese si chiedevano inserimenti, ma poteva anche scalare interno trasformando l’assetto in un 4-3-3. Max lo ha definito ?centrocampo storto?, con un termine volutamente distante dal lessico di Coverciano ma spiegando: ?Dipende dalle caratteristiche dei giocatori, e poi alla Juve siamo sempre stati storti, orfani a sinistra, tranne quando c’era Mandzukic?. Quest’anno, per¨°, le cose sono andate peggio: il reparto ha avuto raramente il controllo del pallone e del match e ha faticato tanto a coprire quanto a impostare.
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I centrocampisti quasi sempre stati insufficienti: Locatelli ¨¨ quello che ha mostrato le cose migliori, ed ¨¨ diventato presto l’uomo a cui si passa il pallone quando uscire dal pressing diventa complesso. McKennie in questo modulo si deve adattare a un ruolo non propriamente suo (e non ci sta riuscendo); Bentancur che con il primo Allegri era diventato una mezzala convincente sembra involuto e come molti compagni cade in passaggi sbagliati “non forzati”: sono gli errori che Max segna con il circoletto rosso. E poi c’¨¨ il problema dei gol: siamo a zero in stagione. Il nuovo tecnico li “pretende” soprattutto dall’americano e da Rabiot che ?per le qualit¨¤ che ha ne dovrebbe fare 10 a campionato?. Qui il modello ¨¨ Khedira: arriv¨° dal Real Madrid che ne segnava massimo tre per Liga, con Max sal¨¬ fino a nove. Per ora per¨° i centrocampisti faticano anche a rendersi pericolosi, a inserirsi al tiro.
Neabbiamo nominati quattro perch¨¦ gli altri due si sono visti mai o poco: Ramsey ha giocato meno di 90’ complessivi, fra difficile collocazione tattica e infortuni, Arthur torner¨¤ dopo la sosta e pu¨° essere una variante importante, perch¨¦ ha caratteristiche diverse, seppur tutte da verificare nel calcio di ribaltamenti verticali e veloci di Allegri. Contro la Sampdoria potrebbe vedersi un primo aggiustamento tattico, con l’inserimento di Bernardeschi per Rabiot: turnover per il francese, certo, ma anche un 4-4-2 meno “storto” con due esterni di centrocampo veri. Un passo intermedio verso un possibile punto di arrivo che permetta di sfruttare al meglio tutte le risorse offensive. Col 4-2-3-1 Dybala partirebbe da 10, i vari Cuadrado, Chiesa, Kulusevski e Kean si alternerebbero da esterni offensivi con Morata o lo stesso Moise riferimento davanti. Per reggere l’impatto, per¨°, serve una coppia di centrocampisti affiatata e solida, nonch¨¦ automatismi di squadra che sono ancora lontani. Per ora conta non farsi risucchiare dal buco nero e costruire fondamenta di reparto solide. Va bene anche se pendono un po’...
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