Pupillo di Allegri, spesso imbronciato (almeno in apparenza) e in simbiosi con CR7: i 17 motivi per cui il croato ¨¨ diventato l’immagine della Signora
Il gol di Mario Mandzukic, 32 anni, contro la Roma. Ansa
Mario Mandzukic, numero 17, decisivo alla giornata 17 (e non solo). Mario Mandzukic, campionissimo troppo spesso sottovalutato: in questa Juventus di fenomeni, ci sono almeno diciassette motivi per cui il croato ¨¨ una vera fortuna.
1 CHE FEELING CON MAXOk, vi dir¨¤ che ¨¨ "straordinario", "fisico", "generoso" e altre ovviet¨¤. Ma se chiedete ad Allegri il vero motivo per cui Mandzu sia il suo pupillo, vi risponder¨¤ che ¨¨ un giocatore "tecnico". Col tempo Max ha pure imparato a gestire un carattere ruvido come carta vetrata. Anche per questo, Mario ha scelto di mettere radici a Torino e sta pensando al rinnovo.
2 SCHIVO, MA SCHERZOSO"Chiamiamo Mario a parlare? No, altrimenti facciamo scena muta", scherzava Andrea Agnelli sul palco della festa natalizia. Non solo non parla, Mario non vuole neanche essere disturbato. La vita privata con la compagna Ivana ¨¨ sigillata, ma con i compagni, in privato, ¨¨ uno spasso: ¨¨ stato a lungo Asamoah la vittima preferita di scherzi, sgambetti, buffetti.
3 no good?Gol, corse, tutto molto good. Ma a lungo Mario per i tifosi ¨¨ stato solo "Mr No Good": la punta imbronciata che i compagni provano invano a intenerire. Quella che in campo fa, per¨°, venire il broncio ai difensori.
4 una multaAi tempi del Wolfsburg Felix Magath, cuore di pietra, lo aveva multato perch¨¦ non tornava abbastanza in difesa. No, non ¨¨ uno scherzo: con 10mila euro ha creato un campione.
5 la rivolta —
Da quella multa tutto ¨¨ cambiato, basta vederlo spolmonarsi adesso. ? un fatto di mentalit¨¤: Mario ha studiato da artigiano piastrellista, ha sempre saputo aggiustare i tasselli in carriera. Ora si ribella all’idea che la Juventus sia propriet¨¤ esclusiva di Cristiano.
6 il secondo paloMandzu compare alle spalle come un assassino: si nasconde nell’ombra, incombe sul secondo palo e terrorizza il terzino di turno. ? il timbro croato sulla stagione: chiedere a Mario Rui, Asamoah, Rodriguez e Santon per ottenere conferma.
7 PALLE INATTIVEUn gigante tra i giganti: salta pi¨´ su degli altri e usa come nessuno quel fisico scolpito da Fidia. Sui calci d’angolo della Juve si veste da centravanti, su quelli rivali somiglia pi¨´ a Chiellini. In entrambi i casi, spesso e volentieri la prende lui.
8 in DIFEsa"Ha segnato, rincorso tutti e fatto anche il difensore centrale": gli osanna di Di Francesco sono proseguiti anche dopo il match. In fondo, se potesse, ogni tecnico disegnerebbe un attaccante cos¨¬.
9 CON FASCIA Un leader non ha bisogno di esibire, si nutre di silenzi, arte preferita di Mario. Eppure la fascia al braccio in alcune gare ¨¨ un simbolo potente.
10 nel caosNel "caos creativo" di Allegri, lo trovi ovunque. A destra, in mezzo, a sinistra e con uguale profitto: da quando il trasformismo ¨¨ diventato un’esigenza, Mario suona il rock.
11 GOL PESANTIPi¨´ ¨¨ nobile il palcoscenico, pi¨´ ¨¨ graduato l’avversario, pi¨´ Mario entra in uno stato di esaltazione. Quest’anno, poi, dormir¨¤ negli incubi di tanti: Ancelotti, Gattuso, Spalletti, Di Francesco.
12 esaltato da cr7Non lo ha messo in un angolo, anzi: l’arrivo dell’alieno gli ha consegnato una nuova giovent¨´. Nell’anno I p.C., post Cristiano, segna come mai. Del resto, se marcano l’uomo pi¨´ pericoloso, i centrali lasciano Mandzukic da solo col terzino. E non ¨¨ una compagnia piacevole.
13 TATtOO DA GUERRIERONel corpo inondato di immagini, si trova di tutto: coppia di dadi, preghiera in croato, zodiaco, e, immancabile, un pallone. Gli esperti di tatoo hanno notato soprattutto la croce sul braccio: non esiste, infatti, centravanti pi¨´ disponibile al sacrificio.
14 COMANDA LENILa casa di Mandzu ¨¨ sulla prima collina, vicino al castello di Moncalieri. Qui il padrone non ¨¨ il burbero Mario, ma il simpatico Leni, carlino di 10 anni riverito come un sovrano. Ha recentemente festeggiato il compleanno con maxi-torta. Sia chiaro: se qualche ospite non piace a Leni, non rimette pi¨´ piede.
15 OCCHI DI CROAZIAMario Mandzukic ha lasciato la Nazionale con una lettera lunga (strano) e commovente. Il titolo? "La Croazia ¨¨ stata il mio orgoglio pi¨´ grande". Fino al Mondiale russo giocato da fenomeno, con tanto di gol pi¨´ autogol in finale, l’identificazione ¨¨ stata totale.
16 JUVE, LA SUA NAZIONALEL’addio alla Croazia dell’ultranazionalista Mario ¨¨ figlio anche della storia d’amore che vive a Torino: a 32 anni ¨¨ il momento di concentrare ogni grammo di energia per l’ultima sfida. Una nuova Champions.
17 simbiosi coi tifosi"Tra gli uomini, i guerrieri", scriveva la curva un anno fa, con tanto di gigantografia di Mandzukic. I tifosi non hanno mai fatto una coreografia ad personam: quella per Mario ¨¨ stata un unicum perch¨¦ ¨¨ unico il numero 17.
Filippo Conticello
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