La prima finale in bianconero da giocatore Andrea Pirlo l’aveva persa 2-0 con il Napoli: Coppa Italia 2012, all’Olimpico di Roma i gol di Cavani e Hamsik tolsero alla prima Juve di Conte la possibilit¨¤ di una doppietta con lo scudetto appena festeggiato sul Milan. La prima finale in bianconero da allenatore Andrea Pirlo l’ha vinta 2-0 con il Napoli, ed ¨¨ un cerchio che si chiude. O meglio un altro che si apre, perch¨¦ la Supercoppa ¨¨ servita anche a mettere in un cassetto dopo solo 72 ore la notte che aveva seminato pi¨´ dubbi nella giovane carriera da tecnico di Pirlo, quella del flop con l’Inter.
In panchina
Il cantiere oltre il palmares: Pirlo, quanto vale questo primo trofeo (che a Sarri ¨¨ mancato)
Ancora lavori in corso dopo quattro mesi di stagione, ma la partecipazione del gruppo e qualcosa gi¨¤ in bacheca hanno creato un clima diverso per il nuovo corso tecnico
Dall’8 agosto al 20 gennaio fanno 165 giorni, meno di sei mesi, quelli che Andrea Pirlo ci ha messo dall’ascesa al soglio bianconero al suo primo trofeo nella nuova vita in panchina. Non ¨¨ necessariamente da questi particolari che si giudica un allenatore. E peraltro neanche pu¨° essere un fattore di valutazione il momento in cui cade la Supercoppa, spostata per cinque volte negli ultimi sette anni tra dicembre e gennaio rispetto alla tradizione di appuntamento estivo, anche filosoficamente pi¨´ ultimo atto della vecchia stagione che primo della nuova.
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Allegri e Sarri
¡ªAl di l¨¤ del tempismo in cui si gioca, vincere la Supercoppa non era riuscito per tre volte su cinque a Massimiliano Allegri, che proprio perdendo a Doha col Napoli la prima finale sulla panchina della Juve aliment¨° lo scetticismo che gi¨¤ lo circondava per aver preso la squadra dopo tre anni di “contismo”, senza sapere allora che i cinque anni col livornese sarebbero stati ancora pi¨´ gaudenti. Ma certo in quel momento non iniziati col piede giusto. E, in questi giorni di confronto inevitabile con l’anno scorso, che hanno evidenziato i 9 punti in meno rispetto all’ultimo campionato, ¨¨ altrettanto doveroso notare che vincendo la Supercoppa Pirlo intanto ¨¨ riuscito laddove Sarri non era riuscito. Trofei a questo punto della stagione: uno a zero. Oltre a un trasporto evidentemente diverso, anche perch¨¦ questa era “solo” una Supercoppa e non lo scudetto, rispetto a quegli ultimi surreali festeggiamenti che hanno chiuso la stagione del sarrismo in bianconero.
Ambiente di lavoro
¡ªMa al di l¨¤ di partite in gara secca che possono restare fini a se stesse, Pirlo si prende di peso quello che di buono gli lascia la vittoria di Reggio Emilia nell’economia della stagione. Un trofeo in prima battuta, e comunque un successo su una diretta concorrente in seconda battuta, determinante per l’umore del momento. Non come conferma che la strada ¨¨ quella giusta, per quello servir¨¤ ancora altro: la partita con l’Inter ha eroso un po’ delle certezze costruite. Ma per poter lavorare con la serenit¨¤ in pi¨´ che possono dare, oltre alla diversa partecipazione del gruppo, questo scontro diretto vinto e il trofeo messo in bacheca al primo tentativo (viceversa, chiss¨¤ che contraccolpo). Perch¨¦ comunque da lavorare resta eccome: pur nell’importanza della conquista di una coppa, anche nella vittoria col Napoli la Juve non ha esattamente incantato e dopo quattro mesi dalla prima di campionato resta una creatura compiuta solo in parte. Ma, grazie anche alla serata di Reggio Emilia, con le condizioni migliori per poterci continuare a lavorare.
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