La ritrovata imbattibilit¨¤ difensiva ¨¨ l’habitat naturale per il ritorno del corto muso, perch¨¦ il terzo indizio consecutivo (vittorie 1-0) ormai fa una prova. Quattro successi di fila in campionato mancavano alla Juve da luglio 2020, saltando a pi¨¨ pari l’era Pirlo per ritornare all’anno di Sarri. Compresa la Champions, la striscia di vittorie di fila della Juve si allunga a quota cinque, validata ulteriormente dall’evidenza che gli ultimi tre successi sono arrivati tutti per uno a zero. Uno, il gol che basta per vincere, a zero, e il clean sheet ¨¨ una notizia - di certo un’inversione di tendenza - per una Signora che a cavallo tra le gestioni di Pirlo e di Allegri ha toccato quota 20 partite di fila chiuse con almeno una rete subita.
IL PROTAGONISTA
Szczesny para-rigori: ¨¨ il quinto nel 2021. Cos¨¬ Allegri ha ritrovato il... corto muso
Il polacco decisivo dal dischetto su Veretout: nessuno come lui in Serie A nell’anno solare. ? sua la firma decisiva nella terza partita di fila della Juve senza gol subiti che ha esteso la striscia vincente a cinque vittorie di fila
CERTEZZE DI SQUADRA
¡ªC’entra, con forza, la solidit¨¤ data dalla coppia difensiva, stavolta Bonucci-Chiellini decisivi anche con le spizzate, le deviazioni, le mezze giocate, i corpi addosso, il tempismo e la posizione, tutte le specialit¨¤ della casa. Ma nella serie ¨¨ entrato da protagonista - col Chelsea e nel derby - anche De Ligt, stavolta fermato da un guaio muscolare. E non c’era modo pi¨´ democratico per dividersi queste tre partite: ne hanno giocate due a testa, tutti a bordo. C’entra, con forza, anche la copertura data da Locatelli davanti alla difesa, l’equilibrio sempre garantito da Danilo terzino aggiunto, pi¨´ il lavoro dei giocatori di fascia e la mole di lavoro in fase di non possesso anche di chi sta davanti.
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¡ªMa c’entra, eccome, anche il grande ritorno di Tek Szczesny al suo meglio. Perch¨¦ una solidit¨¤ del genere la Juve l’aveva cercata da inizio stagione, minata dagli errori individuali: per il portiere polacco, in un ruolo in cui si gioca senza rete e i pasticci diventano decisivi, dopo la doppia gaffe con l’Udinese e quella col Napoli ¨¨ arrivata la graticola, col sapore di fondo del mancato arrivo di Donnarumma per aver rinnovato la fiducia in lui. Troppo brutto per essere vero, pian piano Szczesny ¨¨ arrivato, ripartendo dalle piccole cose. Ma arrivando alle grandi. Come la gran parata su Mancini gi¨¤ dopo sei minuti. Come il rigore parato su Veretout che ha chiuso la saracinesca a fine primo tempo, contro la squadra che l’ha portato in Italia.
IL PARARIGORI
¡ªAl netto del momento, dal dischetto evidentemente Tek si sente a suo agio se ¨¨ il portiere che ha parato pi¨´ rigori in A nel 2021, tre su sette, come rilevato da Opta, ipnotizzando Kessie a maggio e prima Galabinov a marzo, in quello che guarda caso ¨¨ rimasto poi l’ultimo clean sheet per sette mesi. Ma il tassametro dei penalty parati nell’anno solare sale a cinque per il polacco, aggiungendo quello su Lorenzo Insigne nella Supercoppa di gennaio col Napoli e poi quello su Gerard Moreno all’Europeo contro la Spagna. “I suoi errori erano arrivati tutti insieme, adesso ha ritrovato continuit¨¤ di rendimento: Szczesny ci ha ridato il suo valore”, ha detto a fine partite Max Allegri, che quel rigore lo conosce. E per questo in estate ha insistito sul polaccone.
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