Veltroni: Juve- Sarri scelta di coraggio. Ora i tifosi scordino il passato
La Juventus ha compiuto una scelta difficile e coraggiosa. E’ passata da un grande allenatore come Allegri — che ha vinto tutto il vincibile, salvo la Champions sfiorata due volte — a Maurizio Sarri, che coltiva una diversa idea di gioco. Sarri ¨¨ un caso interessante. Il suo percorso assomiglia a quello di Arrigo Sacchi. Non ¨¨ stato un giocatore di vaglia, condizione dalla quale deriva generalmente il rispetto collettivo. Ha faticato sui campi polverosi di provincia, ha studiato teoria del calcio, ha sperimentato idee. Ha fatto bene all’Empoli, bene al Napoli, benissimo al Chelsea dove, al primo anno, ha vinto l’Europa League. Io confesso di amare il calcio che punta al risultato, di non essere un patito dei manierismi estetizzanti, di essere convinto che il calcio sia pi¨´ arte che scienza, anche se della scienza ha bisogno. Per¨° sono curioso, molto curioso, di vedere come Sarri si adatter¨¤ alla Juve e come la squadra passer¨¤ ad un gioco cos¨¬ diverso da quello precedente. Non bisogna, mai, avere paura del nuovo. E sono curioso di vedere che rosa la societ¨¤ metter¨¤ a disposizione di questa che, se non ¨¨ una rivoluzione, poco ci manca.
Top Player
¡ªI tifosi non dovranno avere fretta e capire che ci vorr¨¤ un adattamento. Ma la societ¨¤, dal canto suo, sa benissimo che Allegri ha centrato risultati, negli ultimi anni, avendo evidenti problemi nella zona decisiva, il centrocampo. Il Real ha preso Hazard e Jovic, il Barcellona De Jong e forse Griezmann. Se la Juve vuole la Champions deve acquistare due tipi di giocatori: i top players e i prospetti migliori. Allegri, che fu accolto da contestazioni, ha fatto miracoli, bisogner¨¤ dare il tempo a Sarri di realizzarne altri. Se ¨¨ arrivato a guidare la Juve immagino che i senatori, da Chiellini a Ronaldo, non fossero contrari.
dimenticare il passato
¡ªPer tutti inizia un tempo nuovo. Sarri, uomo intelligente, sa bene che, senza cambiare se stesso, dovr¨¤ entrare in un contesto nuovo in cui le parole, i gesti, le forme pesano. I tifosi dovranno dimenticare il passato che, in tutti, lascia strascichi inutili. E’ strano, e per me bello, che Conte sia all’Inter e Sarri alla Juve. Capello ha allenato i bianconeri, dopo aver guidato la Roma. Eriksson ¨¨ stato sulle panchine della Roma e della Lazio. Higuain ha segnato un gol decisivo col Napoli e Bonucci ne fece uno contro la Juve. Il calcio non ¨¨ luogo per annotare i tradimenti, ma per sottolineare semmai le fedelt¨¤ come quelle di Totti, Del Piero, Maldini… E spesso, come dimostra oggi il trattamento verso Totti e De Rossi e gli incredibili fischi che settori di San Siro riservarono a Maldini, non basta neanche la fedelt¨¤ assoluta e totale. Il calcio non ¨¨ una guerra. E’ un sentimento. Non esistono nemici, come in guerra. Esistono professionisti che possono allenare squadre ed esultare per un gol, pur tifando per altre. Se Ronaldo segner¨¤ col Real non star¨¤ tradendo nessuno, star¨¤ facendo il suo lavoro.
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