Meulensteen, assistente di Ferguson al Manchester United, si occupava della preparazione degli attaccanti. Tra questi Cr7: "Era un perfezionista, voleva diventare il migliore, c'¨¨ riuscito. Durer¨¤ fino al 2020"
Cristiano Ronaldo, 33 anni, con la maglia del Manchester United nel 2007. Omega
Ren¨¦ Meulensteen ha avuto una grande fortuna: vedere Cristiano Ronaldo da ragazzo, quando era un cyborg in costruzione. Meulensteen, un olandese di 54 anni che ha allenato in mezzo mondo, ¨¨ stato a lungo uno degli assistenti di Ferguson al Manchester United. In quel periodo, tra i suoi compiti aveva il lavoro individuale con gli attaccanti. All’inizio del 2007-08, Cristiano prese tre turni di squalifica e ne approfitt¨° per restare a lavorare sul suo gioco. In piccola parte, il Cristiano di oggi nasce in quelle settimane e Meulensteen ne parla volentieri, con la passione dell’insegnante.
Com’era Cristiano ai tempi?
"Un perfezionista. Mi diceva: “Voglio essere il migliore”. E io: “Allora devi avere una strategia. Devi segnare pi¨´ gol”. Voleva sempre fare il gol perfetto, un tiro da fuori all’incrocio, e non andava bene".
In che modo avete lavorato?
"Quasi tutto era basato sull’uno contro uno. Abbiamo diviso l’area in zone di tre tipi, con comportamenti diversi da tenere. Ad esempio, nella zona 2 ¨¨ importante identificare la posizione del portiere, nella zona 1 conta pi¨´ saper calciare in porta di prima. Abbiamo anche fatto lavori di visualizzazione".
Come funzionano?
"Io dividevo la porta in 9 aree e abbinavo una zona a un colore. Ad esempio, giallo per la zona bassa vicino al palo. Gli facevo visualizzare la composizione, poi gli passavo quattro palloni in serie con quattro indicazioni di colore. Cristiano doveva calciare nella zona indicata".
Ha funzionato…
"Certo, Ronaldo ha sempre voluto diventare il numero 1 e imparava in fretta. Poi ¨¨ una fantastica persona, il suo cuore ¨¨ al posto giusto, fa tanta beneficenza".
Da anni non lavorate pi¨´ insieme. Che cosa l’ha stupita in questo periodo?
"La continuit¨¤ ad alto livello. Noi tutti ci stupiamo per la stagione di Salah, ma Cristiano e Messi giocano a quel livello ormai da anni. Ecco, Messi ¨¨ stato importante".
Lo ha aiutato a crescere?
"S¨¬, ci sono stati momenti in cui Messi era incredibile. Cristiano per¨°, invece di sedersi, si ¨¨ messo in testa che doveva segnare pi¨´ di lui. Ha una mentalit¨¤ vincente incredibile".
Su Internet per¨° si leggono interviste in cui lei racconta di critiche sull’atteggiamento.
"S¨¬, in campo aveva un linguaggio del corpo che non mi piaceva. Si lamentava spesso dopo i falli, cos¨¬ un giorno gli ho chiesto: “Cristiano, ti piace il tennis?”. Lui: “Certo, io amo il tennis, mi piace Federer”. E io: “Allora gioca come Federer, che controlla le emozioni. Se vedono che non reagisci ai falli, i difensori perdono fiducia”. Ha capito presto".
Che Ronaldo trover¨¤ la Juve?
"Non lo sento da tanto, ma so che sar¨¤ ancora concentrato al 100%: i tifosi non devono preoccuparsi. Cristiano ¨¨ anche un leader, a volte si ¨¨ portato sulle spalle tutto il Portogallo, come nazione e squadra".
In che modo lo userebbe, se lo allenasse ancora?
"Da attaccante centrale. ? importante che faccia un lavoro intelligente in fase difensiva, non pu¨° pressare sempre come a 23 anni. Anche lui ¨¨ cambiato, c’¨¨ stato un tempo in cui voleva sempre il pallone tra i piedi e io gli dicevo: “Hai Scholes che gioca con te. Corri, ti far¨¤ arrivare la palla al posto giusto”".
Quanto tempo potr¨¤ giocare a questo livello pazzesco?
"Non sar¨¤ un problema di forma fisica. Per me fino al 2020 avr¨¤ il livello altissimo attuale, poi vedremo. Di sicuro, Cristiano non ¨¨ il tipo che accetta compromessi: appena vedr¨¤ che non ¨¨ pi¨´ al top, smetter¨¤".
Luca Bianchin
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