Nel bianco della neve, il rosso del pallone. Meglio: arancione che vira al rosso. Ma un pallone rosso, va da s¨¦, ¨¨ pi¨´ cinematografico. 16 gennaio 1985, un mercoled¨¬ sera di quarant¡¯anni fa. Supercoppa europea, la finale. Juventus vs Liverpool. Sono giorni da lupi nella steppa, ricordati negli annali come quelli della Grande Nevicata del 1985. Da quarantotto ore nel Centro e Nord Italia le temperature sono precipitate. Minima da record a Firenze: -23; a Molinella - provincia di Bologna - sembra di stare in Groenlandia: -29. Nevica ovunque, bianche citt¨¤ e campagne, borghi, paesi. A Como cade un metro abbondante di neve. Disagi, caos, polemiche. Chiuse fabbriche e scuole, gli operai maledicono il meteo, gli adolescenti - da Roma a Milano - si riversano euforici gi¨´ in strada: slittini, copertoni delle gomme, persino sci. Nella campagna padovana i fiumi sono ghiacciati: temerari ragazzi surfano in bicicletta sul ghiaccio. E¡¯ uno spasso. Titolo pi¨´ usato nei quotidiani: ¡°Morsa¡±. La morsa della neve, la morsa del ghiaccio, la morsa del gelo. L¡¯Italia intera ¨¨ bloccata.
racconto
Un pallone rosso nella neve: quando Boniek stese i Reds 4 mesi prima dell'Heysel
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