Max ¨¨ nato a Livorno, Walter a San Vincenzo: il tecnico bianconero ¨¨ stato tra i primi a fare gli auguri all’allenatore del Torino dopo il malore
Allegri e Mazzarri da giocatori del Pescara e della Fiorentina
“Son sessanta chilometri”. ? la risposta che qualsiasi livornese darebbe, addizionata eventualmente di un bel “oh”, a chi domandasse perch¨¦ mai uno nato a San Vincenzo non possa essere considerato livornese. Sessanta chilometri, e anche pi¨´, sono quelli che separano Massimiliano Allegri da Walter Mazzarri, vicini di panchina a Torino e oggi avversari in un derby non banale per il Toro, ma nemmeno per la Juve reduce dalla seconda sconfitta in Champions League. Fra parentesi, all’anagrafe livornese si iscrive anche Giorgio Chiellini, nato a Pisa per comodit¨¤ ospedaliera, ma livornese fino al midollo, parte di quella squadra amaranto che Mazzarri port¨° in Serie A. Era il 2004. Chiellini aveva vent’anni e si fece i capelli amaranto, Allegri aveva appena cominciato la carriera da allenatore all’Aglianese. Per la verit¨¤ nei primi anni furono pi¨´ bassi che alti.
COS¨¬ DIVERSI —
Ma allora non c’era ancora nulla. Mazzarri livornese proveniente dalla provincia adorato in citt¨¤, anche perch¨¦ da giocatore aveva fatto retrocedere il Pisa e son cose che non si dimenticano. Allegri livornese per modo di dire, passato dal Livorno, s¨¬, ma anche dal Pisa. E poi, negli anni, il successo con il Milan e la Juve, club non particolarmente amati in citt¨¤. Allegri ¨¨ un livornese atipico, Mazzarri un non-livornese adorato dai livornesi. “Il pi¨´ bravo”, giurava Cristiano Lucarelli, uomo-copertina di quel Livorno. I due avversari di oggi, Mazzarri e Allegri, si trovano uno contro l’altro per la prima volta con squadre quotate nell’annata 2010-11, quando Allegri ¨¨ sulla panchina del Milan e Mazzarri su quella del Napoli. Mazzarri chiede un arbitro all’altezza per la partita, Allegri replica: “Se vuole pu¨° sceglierlo lui”. Mazzarri si irrita, Allegri dice che si trattava di una battuta. Il carico da undici lo mette il sindaco di Livorno, che precisa di fare il tifo per Mazzarri nella corsa scudetto. A successo archiviato, Allegri si ritrova in citt¨¤ per l’annuale workshop del Milan, con cena benefica annessa, e risponde con la consueta verve alle domande dei cronisti locali: “Diciamo che il sindaco ha avuto sfortuna”.
DUELLO A DISTANZA —
Ecco, diciamo che i due sono nati per non intendersi e i fatali sessanta chilometri c’entrano poco. “Non lo frequento e non mi interessa”, dichiarava anni fa Mazzarri. “Non lo conosco, ma mi pare bravo”, ribatteva a distanza Allegri. Mazzarri non ha mai vinto la Panchina d’Oro, nonostante le preferenze dichiarate di Allegri, che ne ha portate a casa in quantit¨¤. Mazzarri ¨¨ uno dei preferiti del presidente degli allenatori Ulivieri, toscano pure lui, ma d’entroterra, che nel portfolio ha anche Allegri. ? uno dei pochi punti di contatto di due uomini che hanno condotto vite diverse, con stili diversi. Low profile Mazzarri, che ha una vita normale e zero passaggi sui settimanali di gossip. Sempre al massimo Allegri, seguito dai paparazzi gi¨¤ a Milano, braccato ora che ¨¨ il compagno dell’attrice Ambra Angiolini. Allegri ama anche la mondanit¨¤, Mazzarri ¨¨ invisibile. Allegri nonostante i titoli vinti non ha ancora scritto la sua biografia (“¨¨ troppo presto”), Mazzarri ci ha pensato gi¨¤ quando era all’Inter. Allegri graffia con le battute, Mazzarri sbuffa. Sono tanto diversi, ma non bisogna dimenticare che uno dei primi a mandare un augurio a Mazzarri dopo il malore ¨¨ stato Allegri. Il resto ¨¨ teatro che si allunga per sessanta chilometri.
Alessandra Bocci
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