Aveva esordito in A e Champions con Sarri, da 3 anni lottava con una grave forma di cancro fortunatamente sconfitta: "Ho provato fino alla fine a tornare, ci ho messo lacrime e sudore, ma non ero pi¨´ come prima, e comunque avevo la fortuna di essere guarito"
Cinque anni fa, aveva da appena tre giorni vissuto il sogno di debuttare in Champions con la maglia della Juventus. Oggi, Simone Muratore ¨¨ costretto a dire addio al calcio a soli 26 anni dopo una lunga lotta contro un grave tumore al cervello (neurocitoma al ventricolo sinistro). Era l'11 dicembre 2019 quando il centrocampista, allora ventunenne, dopo le prime esperienze in Serie C con la Next Gen era stato aggregato da Sarri alla formazione bianconera in partenza per Leverkusen per sfidare il Bayer ed era entrato in campo al 92' al posto di Cuadrado. Ora, 1.830 giorni dopo, annuncia su Instagram con una toccante lettera che, nonostante ci abbia "provato fino alla fine a tornare", non riuscir¨¤ pi¨´ a calcare il prato di uno stadio.
muratore, la lettera su instagram
¡ª ?"Sono passati 3 anni da quel giorno, una notizia arrivata a ciel sereno che ha cambiato la mia vita e quella di chi mi sta attorno. Neurocitoma al ventricolo sinistro. Attimi di pensieri, di domande, di rabbia. Non ho mai versato una lacrima, ho sempre cercato di farmi vedere forte agli occhi degli altri, dal giorno della notizia fino alla notte prima dell'intervento, in camera con mia mamma, la donna pi¨´ forte che abbia mai conosciuto, quando sono scoppiato a piangere come un bambino, con la paura di non risvegliarmi pi¨´ o comunque di svegliarmi e non essere pi¨´ lo stesso di prima - racconta Simone Muratore sui suoi social -. Sono stati giorni, settimane, mesi, anni di sofferenza. Ho dovuto reimparare a parlare bene, camminare, a correre, scrivere, leggere, contare, era come se fossi tornato un bambino e ho dovuto ricominciare tutto da capo, dal giorno zero. Ci sono stati giorni che facevo fatica anche ad alzarmi dal letto nonostante mi sentissi gi¨¤ meglio. Oggi metto un punto alla mia carriera da giocatore, ci ho provato fino alla fine a tornare, ci ho messo lacrime e sudore, ma non ero pi¨´ come prima, mi sono reso conto che comunque avevo la fortuna di essere guarito e di stare bene. Ho avuto la fortuna di giocare con giocatori straordinari, fuoriclasse, dentro al campo ma soprattutto fuori dal campo, e questo non me lo toglier¨¤ mai nessuno. Sono grato a tutto quello che ho fatto e conquistato dentro a quel rettangolo verde, insieme ai miei compagni, diventati poi miei amici. Sono stati anni magnifici, il campo, lo spogliatoio, la passione, sono cose difficili anche da spiegare se non le provi in prima persona. Ringrazio in primis la mia famiglia per essermi stata accanto sempre. Tommaso, il mio bimbo unico e speciale che mi ha dato la forza per andare avanti, e infine i miei amici. Ringrazio la societ¨¤ Juventus, Atalanta e Tondela per essere state accanto. Impari a dare importanza alle cose quando sei a un passo dal portele perdere. La vita ¨¨ un dono meraviglioso".
la carriera di simone muratore
¡ª ?Dopo l'esordio in Champions nel 2019, Muratore aveva collezionato pure 4 presenze in Serie A con la maglia della Juve, le ultime due addirittura da titolare (contro Cagliari e Roma). Era quella l'ultima squadra bianconera capace di vincere lo scudetto. Nel settembre 2020 era stato acquistato dall'Atalanta per 7 milioni di euro, ma i nerazzurri l'avevano subito ceduto in prestito: prima alla Reggiana (in Serie B), quindi al Tondela, in Portogallo. Ed ¨¨ stato qui che Simone Muratore ha ricevuto la terribile notizia della malattia. Che adesso, per fortuna, ¨¨ definitivamente alle spalle.
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