I bianconeri non sprecano energie: vincono e poi si fermano col pensiero rivolto al domani. E come ruotano gli uomini in Champions...
Massimiliano Allegri, 51 anni, quinta stagione sulla panchina della Juventus. Afp
Sostiene Allegri che la Juventus ¨¨ molto brava a scegliere le partite da perdere. Una battuta, naturalmente. Ma che non si discosta poi tanto dalla realt¨¤. Di questa Juventus impressiona la capacit¨¤ di calibrare l’intensit¨¤ della prestazione all’importanza dell’appuntamento e alla statura dell’avversario. Massimo impegno per vincere ogni partita, ma non una goccia di sudore in pi¨´ una volta che la partita ¨¨ considerata vinta: il pensiero ¨¨ sempre rivolto pi¨´ al domani che all’oggi. Soprattutto considerato qual ¨¨ il vero, anche se non unico, obiettivo stagionale: la Champions. I mezzi passi falsi, o le sconfitte indolori, almeno quelle arrivate finora, vanno perci¨° interpretati in questo quadro. Mai causati da autentica superiorit¨¤ degli avversari.
rotazioni —
Restano i fatti, che nella loro banalit¨¤ sono impressionanti: 14 vittorie e un pareggio in campionato, come mai nessuno prima, e primo posto nel girone di Champions League conquistato. Senza spendere una stilla di energia pi¨´ dello stretto necessario. La Juventus si accontenta di vincere, non cerca mai di stravincere e quindi rallenta ogni volta che ritiene di avere computo la sua missione di giornata. Per non parlare delle rotazioni: Allegri ha a disposizione una profondit¨¤ di rosa probabilmente senza pari in Europa e si diverte perci¨° a cambiare formazione pressoch¨¦ ogni partita. A primavera perci¨°, quando cominceranno le sfide dirette determinanti, potr¨¤ disporre di giocatori pi¨´ riposati rispetto a quelli della concorrenza.
CONFRONTO TRA BIG —
Ci sono numeri molto significativi a dimostrarlo. Sono quelli riferiti al minutaggio, fino a oggi, dei titolari della Juventus e dei suoi principali euro-rivali, scegliendo una grande per campionato importante. Le formazioni tipo considerate escludono gli infortunati lungodegenti, come De Bruyne o Umtiti, cio¨¨ i giocatori che finora il campo dall’inizio della stagione non l’hanno praticamente mai calpestato, ma non gli infortunati di routine (per dire, nel Manchester City in questo momento oltre a De Bruyne sono fermi: Mendy, Stones, David Silva, Fernandinho e Aguero). Sullo scarso minutaggio del Psg pesano l’alternanza quasi scientifica fra Buffon e Areola e la mediocrit¨¤ del campionato francese. Ma tutte le altre grandi d’Europa hanno dovuto finora faticare pi¨´ della Juventus, anche al netto delle partite delle coppe nazionali gi¨¤ disputate (ma non finora dai titolari) o dalla giornata in pi¨´ di campionato giocata in Inghilterra. Alla ripresa della Champions League la freschezza sar¨¤ sicuramente un fattore.
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Gianfranco Teotino
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