La sua punizione e l’esultanza con la Dybala Mask erano diventati virali: il bambino ha 10 anni e ha pianto per l’eliminazione dell’Italia dal Mondiale
”Aiutatemi a trovarlo”. Paulo Dybala la scorsa settimana era rimasto colpito da un piccolo fan iraniano e aveva chiesto una mano su Instagram. Logico, aveva appena visto uno dei video pi¨´ belli di questo periodo, un video in cui un piccolo Dybala – con regolare completo della Juve - calcia una gran punizione con la ruota di un trattore come barriera. Il Dybalino iraniano calcia in uno spiazzo sterrato e, mancino come Paulo, centra una feritoia, una piccola finestra in un muro a qualche metro di distanza. Poi si volta ed esulta davanti alla telecamera con la Dybala Mask, l’esultanza di Paulo. Quel video fa sorridere perch¨¦ in pochi secondi c’¨¨ il senso dell’internazionalit¨¤ del calcio, forse il linguaggio pi¨´ universale di questi tempi. Ci sono due novit¨¤.
LE LACRIME DI AMIR —
La prima: Paulo ha scoperto il nome del suo… imitatore, anche perch¨¦ in queste settimane si ¨¨ mossa addirittura la tv iraniana, che ha mandato in onda un servizio in un importante programma sportivo. Il piccolo mancino si chiama Amir, ha 10 anni e ovviamente stravede per il 10 della Juve. Dybala per¨° non ¨¨ ancora riuscito a mettersi in contatto con lui e allora la seconda novit¨¤ potrebbe arrivare in suo aiuto: la Gazzetta, con l’aiuto dell’Associazione Italia-Iran, ¨¨ riuscita a parlare con Amir e la sua famiglia. Vivono a Dehdasht, una citt¨¤ pi¨´ vicina al Kuwait e all’Iraq che a Teheran, e guardano diverse partite del nostro campionato. Amir gioca a calcio in una piccola squadra e si ¨¨ appassionato tantissimo all’Italia. Sentita da qui, fa un effetto strano. Non ci siamo ancora abituati a pensare che un anno fa, quando la Svezia ci ha eliminato dal Mondiale, un bambino di Dehdasht abbia potuto mettersi a piangere. Invece s¨¬, succede. Amir quel giorno ¨¨ scoppiato in lacrime e… non ha smesso per un po’. I suoi sogni, le sue passioni e la sua punizione di sinistro in un articolo sulla Gazzetta dello Sport di domani.
Gasport
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