Del Piero: "Max e la Juve: se c'¨¨ ancora la giusta sintonia non ditevi addio"
Sette anni e un giorno fa Del Piero si toglieva per l’ultima volta la maglia della Juve. Da allora ¨¨ diventato un cittadino del mondo, pieno di attivit¨¤, di interessi, di passioni. Tra tante, una: la Juve. Quella maglietta, in realt¨¤, non se la sfiler¨¤ mai. Ed ¨¨ da l¨¬ che parte la lunga intervista in cui l'ex calciatore si racconta, anche come pap¨¤ e imprenditore.
Ale, si discute sulla stagione della Juve: c’¨¨ chi dice buona, chi sufficiente, chi deludente. Secondo lei?
"Se nonostante lo scudetto pensiamo che la stagione sia deludente, allora siamo fuori dal mondo. Io conosco la Juve, conosco i suoi tifosi, so benissimo a cosa lei si riferisce. Ma non ¨¨ accettabile che uscire dalla Champions ai quarti cambi radicalmente il giudizio. La stagione ¨¨ pi¨´ che buona. L’uscita dalla Champions ai quarti ovviamente ¨¨ una delusione. Il rammarico pi¨´ grande ¨¨ non aver mostrato contro l’Ajax il potenziale visto nel ritorno con l’Atletico".
Sarebbe giusto che si chiudesse il ciclo di Allegri?
"Gli allenatori non hanno una data di scadenza, tutto dipende dalla sintonia con il club su programmi e obiettivi. Se c’¨¨, allora non sarebbe giusto chiudere con Allegri".
La stupirebbe un ritorno di Conte, che pur sembra tramontato?
"S¨¬. In ogni modo, io mi auguro di rivederlo nel campionato italiano perch¨¦ il calcio ha bisogno di un grande personaggio come lui".
Non pensa che non sia allenante il modo al risparmio in cui la Juve gioca il campionato?
"Quest’anno la Champions dimostra che, a parit¨¤ di tecnica, vince chi riesce a esprimere il potenziale con la maggiore intensit¨¤. Al nostro campionato manca quel ritmo. Questa Champions insegna anche che la gestione del risultato sta diventando un eccesso da superare, ha vinto chi ha giocato sempre come se si stesse 0-0. Oggi dobbiamo chiederci cosa significa giocare bene e soprattutto a che velocit¨¤ e intensit¨¤ si debba andare per farlo. In Europa ho visto prestazioni tecniche, fisiche ed agonistiche a livelli impensabili".
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