L'allenatore bianconero: "Il merito pi¨´ grande dei ragazzi ¨¨ aver sempre mantenuto la calma. ? stata un'annata dura, onore al Napoli. Dove trover¨° le motivazioni per ripartire? Non sono lucido per rispondere, ma alla Juve si trovano sempre"
Massimiliano Allegri, 50 anni, festeggia con i suoi giocatori lo scudetto 2017-18. Afp
La Juventus ¨¨ nella leggenda con sette scudetti di fila. Quattro di questi portano la firma di Massimiliano Allegri, che da quando si ¨¨ seduto sulla panchina bianconera, nell'estate del 2014, in Italia ha fatto "l'unica cosa che conta", per dirla con Boniperti: vincere. Poker di scudetti e poker di Coppe Italia, cui si aggiungono due finali di Champions League e una Supercoppa Italiana. Delle quattro meraviglie che portano la firma del 50enne livornese, questo ¨¨ probabilmente il titolo dove la mano dell'allenatore si sente di pi¨´: Allegri ha cambiato e ricambiato volto alla sua creatura, ha dosato uomini ed energie senza mai sbagliare una mossa, non ha risparmiato panchine "scomode" alle stelle (da Dybala a Higuain) quando era necessario. Ed ha avuto ragione lui: scudetto condito dal record di punti e di gol segnati durante la sua gestione. Quando lo intervistano a Premium Sport, Allegri deve subito spiegare perch¨¦ non era negli spogliatoi con i giocatori: "? giusto che festeggino loro, e poi io avrei perso la voce - dice sorridendo il tecnico bianconero -. Siamo felici di aver conquistato lo scudetto stasera, ora abbiamo una settimana in pi¨´ di vacanza, ¨¨ stata una annata dura, faticosa e facciamo i complimenti al Napoli, che ha fatto un grande campionato e ha lottato fino alla fine. I ragazzi si meritano questa festa, perch¨¦ 4 anni fatti in questo modo difficilmente possono ricapitare: faccio i complimenti a tutti quelli che hanno lavorato con me e con noi, la maggior parte del merito ¨¨ dei ragazzi, avere una squadra con valori umani come li hanno questi giocatori rende pi¨´ facile centrare gli obiettivi. Ma vincere non ¨¨ mai semplice, i ragazzi 4 giorni fa hanno vinto la Coppa Italia e oggi siamo qui a festeggiare lo scudetto".
motivazioni —
"Dove si trovano nuove motivazioni dopo quattro anni di vittorie? Ora non sono ancora lucido per rispondere bene a questa domanda. Ma alla Juve le motivazioni le trovi sempre, poi sicuramente l’anno prossimo ci saranno giocatori che arriveranno e altri che se ne andranno. L'obiettivo ¨¨ di aggiungere altre vittorie, arrivando a marzo per competere per tutti gli obiettivi. Adesso pensiamo a festeggiare con i nostri tifosi: i ragazzi si meritano questa passerella davanti a loro, questa settimana non ci alleneremo, aspetteremo l'ultima partita e poi faremo festa".
buffon e gli altri —
"Il merito pi¨´ grande dei ragazzi? Aver mantenuto sempre la calma. A chi darei il voto pi¨´ alto dei miei? Fare un nome non ha senso, ma sono contento per Pinsoglio, il terzo portiere, che ¨¨ arrivato dopo due annate difficili a Livorno e Latina e si ¨¨ calato nel gruppo con un grandissimo entusiasmo. Un voto alla mia stagione? Gi¨¤ a scuola facevo fatica a prendere i voti e non me lo do... Douglas Costa? ? un giocatore che spacca in due le partite, oggi mi ha fatto arrabbiare perch¨¦ sembrava al circo ma ¨¨ un giocatore straordinario. Buffon? Non so se sar¨¤ l’ultima stagione, lo decider¨¤ lui insieme al presidente. Io posso solo dire che ho allenato un grandissimo uomo e un campione straordinario sotto tutti i punti di vista”.
conta il risultato —
Ai microfoni di Sky Sport, Allegri tocca anche altri temi, come ad esempio il dibattito su estetica e risultati, che ha accompagnato il duello scudetto con il Napoli di Sarri: "Accontentare di pi¨´ l'aspetto estetico? Il giocar bene e il giocar male ¨¨ relativo, siamo quasi il miglior attacco e la miglior difesa - dice il tecnico bianconero -. Si sta riducendo il calcio a troppa teoria e questo me lo hanno insegnato i vecchi allenatori: il calcio ¨¨ estro e fantasia, io non devo far l'esteta per far contenta la gente, io devo vincere per far contenta la gente. Io non tolgo niente a chi forse ha giocato meglio della Juve, ma alla fine deve arrivare il risultato, dipende che squadra ho. Quest'anno siamo partiti giocando male ma ho trovato un equilibrio diverso".
Gasport
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