"Prima" del portoghese in maglia Juve nel classico test in famiglia nella tenuta degli Agnelli: 5-0 alla Juve B. ? subito intesa con Dybala, che segna una doppietta
L'esultanza Juve per il primo gol di Ronaldo. Getty Images
? iniziata, ¨¨ l’alba di un mondo nuovo. Oggi, 12 agosto 2018, ¨¨ partita l’epopea di Cristiano alla Juve: alle 17.08 ha toccato il primo pallone e 7’16” minuti dopo l’inizio ha segnato il primo gol bianconero. E qui a Villar Perosa, come ampiamente atteso, ¨¨ stato il delirio: un popolo intero in adorazione del suo re. L’attesa ¨¨ stata lunga, come per tutte le cose belle, ma ¨¨ finalmente arrivato il momento in cui i tifosi hanno visto Ronaldo a un palmo: Cristiano ha giocato 45’ prima di infilarsi negli spogliatoi, concedendosi un po’ di applausi e selfie ma sottraendosi al grosso del marasma. A Villar, casa degli Agnelli e tempio consacrato alla Juve, tutto ¨¨ stato blindato neanche fosse il G8: 600 persone tra stewart e agenti delle forze dell’ordine, varchi chiusi gi¨¤ molto prima del campo caro all’Avvocato, perfino cecchini sui tetti. Qui ammessi soltanto i 4800 fortunati che sono riusciti a strappare gli ambitissimi biglietti per la prima del tenore. Hanno visto lampi di futuro, Ronaldo come terminale appuntito di una squadra che sta prendendo forma al caldo della Continassa. Stavolta Allegri ha scelto il 4-2-3-1 mobile con Bernardeschi pronto a scalare come terzo di mediana, un po’ come fu Matuidi parecchie volte nell’anno passato. L’esperimento promette bene ed ¨¨ in lavorazione da un po’.
NUOVO LEO —
Questo Juve A-Juve B passer¨¤ alla storia anche per l’inizio della seconda vita juventina di Leo Bonucci: accolto con freddezza, ma con applausi crescenti, ha mostrato il solito piglio e il vecchio piede morbido. Lui in mezzo accanto a Chiello sa tanto di normalit¨¤ ritrovata. Bonucci ha cercato parecchie volte il lancio per Cristiano, sfruttando anche l’atteggiamento sbarazzino e spregiudicato della Primavera di Baldini: c’¨¨ una connection in via di sintonizzazione, i due colpi pi¨´ incredibili di questa pazza estate si stanno annusando. Dopo l’1-0 portoghese, l’autogol di Capellini ¨¨ nato cos¨¬: il 19 che lancia e il 7 che si infila a razzo. Per il resto, da notare il ritorno di Cuadrado come terzino (out Cancelo per affaticamento), le chiavi del regista affidate a Bentancur e la buona vena dei due scudieri di Cristiano: due pali di Douglas Costa, due reti di Dybala, diventato capitano dopo l’uscita di Chiellini per Rugani (non ci fosse stata l’ultima turbolente stagione, quella fascia sarebbe passata attorno al braccio di Bonucci). Se si somma il gol e mezzo del portoghese, ecco un squarcio su ci¨° che sar¨¤: il 4-0 alla fine del primo tempo ¨¨ l’atto di nascita del Dybaldo.
LA RIPRESA —
Ci saranno pure il triplo degli agenti del solito e una organizzazione maniacale che ha tolto un filo di spontaneit¨¤, ma il resto del copione di Villar ¨¨ stato uguale. A partire dalle Coppe vinte l’anno passato mostrate alla folla in estasi e poi il cambio semi-totale dei pedoni della scacchiera alla fine del primo tempo: nella ripresa sono rimasti in campo solo Dybala e Bonucci. E, immancabile come un coro per Cristiano, ¨¨ arrivata l’invasione dopo 26 minuti della ripresa. Prima c’era stato solo il tempo di vedere il destro di Pjanic, che si sta preparando per l'appuntamento di sabato con il Chievo, e il gol del 5-0 finale di Marchisio: il Principino ¨¨ un po’ laterale al progetto, ma ancora amato da questa gente. I tifosi lo hanno inseguito, infatti, fino agli spogliatoi, dove vorrebbero rivedere da vicino CR7 ancora una volta almeno.
Filippo Conticello
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