Un'Atalanta forte, fortissima. Una Juve capace di reagire coi denti, con la voglia di non perdere la seconda gara di fila e di blindare un primato in classifica che ¨¨ largo, s¨¬, ma rischiava di restringersi pericolosamente. Con due rigori, CR7 strappa un preziosissimo 2-2. Gasperini non trova la decima vittoria di fila in campionato e resta terzo a -9 dalla Juve, rosicchiando un solo punto alla Lazio. I sogni scudetto dei bergamaschi forse finiscono qui, ma la Dea merita solo applausi, anche se sicuramente lascer¨¤ l'Allianz Stadium col retrogusto amaro dell'occasione sprecata.
All'Allianz Stadium
Una super Atalanta spaventa la Juve: la salvano due rigori di Ronaldo, ¨¨ 2-2
Zapata e Malinovskyi portano avanti la Dea per due volte, ma CR7 ¨¨ glaciale dal dischetto. Sarri ora ¨¨ primo a +8 sulla Lazio e a +9 sulla squadra di Gasperini
Che avvio della Dea
¡ªLa Juve, ancora scottata dal blackout di San Siro col Milan, vorrebbe tentare una partenza aggressiva: Sarri rafforza il concetto preferendo la gamba di Matuidi al piede di Pjanic nell'undici titolare, ma la sua Juve va ad abbaiare in faccia a un cane pi¨´ grosso e pi¨´ feroce, che non aspetta altro. La Dea ricaccia indietro i bianconeri in un attimo, e nel primo quarto d'ora di gara fa quello che vuole: corre sempre in avanti, va sugli esterni soprattutto con Castagne (Gosens d¨¤ forfait last minute nel riscaldamento), sradica palloni su palloni agli avversari e tiene il possesso per il 70% abbondante del tempo. La metafora del dentista, usata prima da Guardiola e poi da Sarri per descrivere l'Atalanta, torna quanto mai attuale.
Zapata sblocca
¡ªCastagne cerca da subito Zapata per via aerea, Gomez disegna traiettorie a pelo d'erba, poi c'¨¨ la variante Ilicic che s'accentra da destra e fa piovere sinistri su sinistri verso la porta di Szczesny. Finch¨¦, al 16', il martellamento continuo apre la breccia. Paradossalmente, al momento del gol la Juve ¨¨ tradita dalle due "D" Dybala-De Ligt, entrambi di ritorno dalla squalifica e tra i pochi capaci di tenere il ritmo: l'argentino perde palla nel contrasto con Freuler, l'olandese si fa prendere in mezzo dal Papu e Zapata che fanno saltare la difesa bianconera e confezionano l'1-0. Pi¨´ che la reazione della Juve, che si concretizza in un bel sinistro di Dybala e poco pi¨´, da l¨¬ all'intervallo si assiste ancora a lunghi brani dell'orchestra di Gasperini. La fine del primo tempo serve a Sarri come il pane, per riorganizzarsi e rianimare una squadra stordita.
Reazione bianconera
¡ªLa buona notizia per la Juve ¨¨ che in avvio di ripresa arriva l'episodio che la rimette in gara. Dybala calcia verso il centro dell'area atalantina e trova un "mani" di De Roon. Episodio discutibile, in linea col regolamento attuale: rigore confermato dalla Var e trasformato da Cristiano Ronaldo. L'1-1 cambia un po' il match: la Dea spinge sempre, ma la Juve adesso c'¨¨ e si gioca le sue carte per trasformare la rimonta in sorpasso. Sarri le identifica in Douglas Costa, Alex Sandro e Higuain, ma anche Gasperini ha i suoi assi da calare sul tavolo: dentro Muriel e Malinovskyi dopo Pasalic.
Malinovskyi e CR7
¡ªCR7 prova la zampata del campione a un quarto d'ora dalla fine: controllo e tiro da applausi, ma Gollini non ¨¨ da meno in tuffo. Poco prima, Malinovskyi aveva sfiorato il palo col sinistro. L'ucraino, per¨°, dimostra di avere anche il destro: inventa il 2-1 con un bolide e a Bergamo, al minuto 80, si riprende a sognare. Si comincia a far calcoli, l'Atalanta a quel punto, ¨¨ a -6, con un altro gol risponderebbe al 3-1 bianconero dell'andata e avrebbe miglior differenza reti generale. Tutto questo fino all'ingenuit¨¤ di Muriel, a un passo dal 90': altro fallo di mano sul pallone toccato in area da Higuain, altro rigore. Ronaldo va sul dischetto e non trema, neanche stavolta. Stesso angolo, bolide rasoterra, gol. Che sospiro di sollievo per la Juve. E il modo in cui Agnelli festeggia in tribuna la dice lunga su quanto sia pesante questo risultato.
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