La Juve ¨¨ uscita dalla Champions League senza neanche sapere cosa sarebbe potuto essere con Paulo Dybala. Il contatore dei giorni di recupero, inizialmente impostato su 15-20 dopo l’infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro, ha appena superato i due mesi: tempi triplicati. Tra un problema e l’altro, comprese le scorie della scorsa stagione da smaltire, stupisce anche vedere che ha giocato dieci partite da titolare perch¨¦ si ricordano a fatica. ? passato dalle ambizioni di nuovo Messi, e il molto pi¨´ tangibile riconoscimento di miglior giocatore della scorsa Serie A, alla scomparsa da ogni radar, tra i guai fisici e la querelle rinnovo. Per pi¨´ di un motivo, ritrovare la Joya ¨¨ una delle priorit¨¤ dei due mesi e mezzo che mancano da qui alla fine della stagione.
Il caso
Per il futuro o per il bilancio: perch¨¦ ritrovare la Joya adesso ¨¨ una priorit¨¤
Dybala da “nuovo Messi” all’uscita dai radar, la Juve ha tutto l’interesse a cavalcare il suo rientro anche in ottica futura: per giocarsi la partita rinnovo o sperando in un gran finale che ne alzi la quotazione
I tempi
¡ªI consulti tra Austria e Barcellona, da Fink e Cugat, hanno accompagnato questo (lungo) ultimo miglio in cui la guarigione clinica non aveva ancora tolto via il dolore. Le ipotesi di ritorno non sono immediate: da valutare le chance per la prossima settimana, passate le tre partite di questi dieci giorni poi ci sar¨¤ anche una settimana di sosta per agevolare il rientro. L’importanza di ritrovarlo ¨¨ evidentemente tecnica: a livello numerico per un reparto rimasto con soli tre attaccanti, a volte due, e a livello qualitativo non c’¨¨ neanche bisogno di parlarne, con in pi¨´ la tremenda necessit¨¤ del suo talento e della sua visione sulla trequarti per la giocata e l’ultimo passaggio che aggiungano incisivit¨¤ a un flusso di gioco che si ¨¨ abituato a passare altrove, a volte senza trovare sbocchi. Ma la Juve ha tutto l’interesse a cavalcare il suo rientro anche in ottica futura.
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Exit strategy
¡ªRivedere Paulo Dybala all’opera, con continuit¨¤ dopo questo lungo patimento, e tornare a riempirsi gli occhi coi suoi colpi, ¨¨ l’unico modo per riaffermarne il valore. Per s¨¦ ma non solo. Coi conti messi alla prova dagli investimenti fatti e poi per forza di cose in sofferenza con il Covid, le plusvalenze sono la via maestra perch¨¦ un aumento di capitale diventi una scelta di rilancio e non una necessit¨¤ di copertura. Se tra parametri zero e giovani valorizzati ci sono anche altre risorse possibili, nessuno per¨° ha il valore di Dybala (arrivato nel 2015 per 32 milioni). Ipotizzarne la cessione alle condizioni attuali vorrebbe dire svenderlo, perch¨¦ i numeri pre-Covid sono difficili da raggiungere, figuriamoci dopo una stagione del genere, ma tornare a vederlo in campo significherebbe poterlo mettere in vetrina e un gran finale potrebbe alzarne le valutazioni.
O conferma
¡ªRiaffermarne il valore, dunque, ma anche per s¨¦, per l’operazione rinnovo. Che ¨¨ in stallo per forza di cose, aperta da tempo e frenata dalle assenze, oltre che dalle conseguenze economiche del Covid sul mercato, che hanno allargato ulteriormente la scollatura inizialmente destinata a chiudersi tra il valore reclamato dall’argentino e il riconoscimento che la Juve era orientata a riconoscergli attorno ai 10 milioni. Con tutti i ragionamenti del caso anche nell’ottica di cambiamenti futuri: la stagione di Sarri gli aveva restituito spazi in campo e centralit¨¤ in fase di realizzazione tra assist e gol, ma i suoi numeri dell’era pre-Ronaldo restano superiori e, con una finale di Champions e gli scudetti in sequenza, l’asticella non era pi¨´ bassa. Poter tornare ad apprezzarne una prova su strada dopo questa stagione travagliata ¨¨ l’unico modo per poter fare valutazioni compiute e poi decidere il futuro.
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