Il tecnico tedesco aveva vinto l’andata 2-0 nel 2016: “Cristiano pu¨° fare qualsiasi cosa... E ora al Borussia Moenchengldbach voglio la Champions”
Dieter Hecking, 54 anni, ex tecnico del Wolfsburg e ora sulla panchina del Borussia M?nchengladbach
Una grande, grandissima, sorpresa dopo una brutta delusione. Il Borussia Moenchengldbach l’anno scorso ha chiuso la Bundesliga al nono posto. Troppo poco per chi ambiva a un posto in Europa, possibilmente in Champions League. In questa stagione per¨° la squadra si ¨¨ ripresa, ha incantato, riuscendo perfino a vincere 3-0 a Monaco contro il Bayern. Ora i Fohlen sono terzi in classifica (insieme al Lipsia), in piena corsa per un posto in Champions League. Merito anche del lavoro di mister Dieter Hecking che per l’ennesima volta sta ottenendo ottimi risultati (nel 2015 riusc¨¬ a vincere Coppa e Supercoppa Tedesca con il Wolfsburg lanciando giocatori quali Perisic e De Bruyne). “Stiamo andando oltre le aspettative, ma non siamo una sorpresa: quando si lavora bene nessun risultato ¨¨ sorprendente”, racconta adesso. Molti tifosi della Juve sono, invece, incuriositi da una sua sconfitta del passato: per darsi speranza in vista di marted¨¬, usano il ricordo dei quarti di finale della Champions 2015-16 quando il suo Wolfsburg si impose 2-0 all’andata contro il Real Madrid di Zidane (proprio come la Juve contro l’Atletico al Wanda), ma perse 3-0 il ritorno con tripletta di Ronaldo.
Hecking, dopo aver ribaltato un 2-0 subito suo Wolsburg tre anni fa, CR7 pu¨° fare lo stesso anche contro l’Atletico Madrid?
“Ronaldo per me ¨¨ capace di qualsiasi cosa. Certo che pu¨°... Credo per¨° che la situazione per la Juventus sia molto complicata. Il parziale di 2-0 ¨¨ particolarmente difficile da recuperare contro l’Atletico Madrid che ha la miglior fase difensiva d’Europa. Per questo il compito per la Juve ¨¨ molto difficile, anche perch¨¦ gli spagnoli hanno anche un buon attacco. Ai bianconeri servir¨¤ avere tutta la squadra al top, anche se Ronaldo al 100% aiuterebbe parecchio”.
Ronaldo ¨¨ il giocatore pi¨´ forte che ha mai incontrato?
“Mentirei se lo negassi. Prima di quel famoso Real Madrid-Wolfsburg dissi alla squadra che non dovevamo avere timore reverenziale n¨¦ del Bernabeu n¨¦ di Ronaldo. Dissi che i primi 20 minuti sarebbero stati importanti per abituarci sia allo stadio che a CR7, ma al 17’ stavamo gi¨¤ 2-0 con doppietta sua. Fu mostruoso”.
Cosa ricorda di quella partita?
“Noi all’epoca ci trovammo di fronte a una serata particolare: il club non era mai arrivato cos¨¬ avanti in Champions League, non eravamo abituati a gestire quel tipo di emozioni. L’Atletico non avr¨¤ questo tipo di complicazione, ma il problema Ronaldo resta”.
Che percentuali di rimonta d¨¤ a Ronaldo&Co?
“Credo che il problema della Juventus sia che in Italia non sono abituati ad affrontare squadre del livello dell’Atletico. A maggior ragione se sei abituato, quasi di inerzia, a segnare in ogni partita, affrontare una squadra cos¨¬ solida in difesa ¨¨ difficile. Per questo credo che, con il 2-0 dell’andata, l’Atletico sia leggermente favorito. Direi 51% a 49%. Senza Ronaldo che pu¨° inventarsi gol in qualsiasi modo sarebbe quasi impossibile rimontare, ma Ronaldo c’¨¨...”.
Torniamo al suo Borussia, cosa ¨¨ cambiato rispetto all’anno scorso?
“Al termine della passata stagione mi sono confrontato con il d.s. Max Eberl e abbiamo affrontato tutti i problemi. Abbiamo cercato di capire cosa non andasse: dallo staff medico, al modulo, ai singoli giocatori. Siamo passati quindi dal 4-4-2 al 4-3-3, abbiamo preso giocatori importanti come Plea e Neuhaus. Partendo bene in campionato abbiamo creato l’entusiasmo che ci ha spinto fino a questo punto”.
In questa stagione stanno spiccando soprattutto Hazard e Plea: sono loro il vostro valore aggiunto?
“Se funzioniamo come squadra, i singoli giocatori rendono meglio. Alcuni come Plea e Hazard riescono a spiccare perch¨¦ segnano, ma senza i gregari come Elvedi, Hofmann, Strobl o Ginter nulla sarebbe possibile. Gli avversari ora hanno imparato a conoscerci, infatti ultimamente siamo calati nei risultati perch¨¦ il collettivo fatica. Dobbiamo trovare nuove soluzioni”.
Chi teme di pi¨´ per la corsa alla Champions?
“Ci sono ancora molte squadre in corsa, io per¨° credo che i club con il maggior potenziale sono Leverkusen, Lipsia e l’Eintracht. Il Wolfsburg pu¨° farcela ma ha un calendario difficile. Outsider credo sia l’Hoffenheim. Di tutte queste, noi comprese, solo due ce la faranno”.
Arrivati a questo punto non arrivare in Champions sarebbe una delusione?
“Dal punto di vista emotivo, per i tifosi, sicuramente s¨¬. A inizio anno per¨° non era un nostro obiettivo, quindi direi di no. Da allenatore devo ricordarmi da dove siamo partiti e, comunque vada, sar¨° soddisfatto”.
In settimana l’Eintracht Francoforte giocher¨¤ il ritorno con l’Inter: chi ¨¨ favorito?
“Per l’Eintracht questa partita ¨¨ un evento storico. Oltre 13mila tifosi tedeschi andranno in pellegrinaggio a Milano. L’euforia ¨¨ altissima. Per me non ci sono favoriti, ma se a inizio anno mi avessero detto che l’Eintracht se la sarebbe giocata alla pari con l’Inter non ci avrei creduto. I nerazzurri devono stare attenti, altrimenti rischiano di uscire”.
Elmar Bergonzini
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