Tra la delusione europea ancora difficile da smaltire e il suo secondo Scudetto messo in bacheca, Blaise Matuidi ha provato a tracciare un bilancio della stagione appena terminata, raccontandosi in una lunga intervista rilasciata a L'Equipe.
L'intervista
Juve, Matuidi: "Dopo il ritorno con l'Atletico pensavo saremmo arrivati in fondo..."
Ai microfoni de l'Equipe, il Campione del Mondo ha tracciato un bilancio della stagione, tra Juve, Cr7 e futuro
Capitolo Champions
¡ªL'eliminazione europea ¨¨ un tema ancora legittimamente spinoso e difficile da trattare con distacco, perch¨¦ la delusione ¨¨ tanta e le aspettative forse lo erano ancora di pi¨´: "? stato il momento buio dell’anno. Oggi ne paghiamo anche le conseguenze, dal momento che il nostro allenatore ha lasciato il club. Avevamo i mezzi per fare meglio, ma non siamo riusciti ad essere l¨¬ al momento giusto. Abbiamo per¨° saputo reagire bene in alcune situazioni, come nell’ottavo di finale con l’Atletico. Al ritorno siamo stati perfetti e, in quel momento, pensavo veramente che saremmo andati in fondo. Poi, ci sono anche mancati giocatori importanti, come Chiellini che era infortunato".
Bilancio stagionale
¡ªMa al di l¨¤ dello schiaffo preso dall'Ajax, Matuidi si dice comunque soddisfatto dell'annata nel suo complesso: "? stata una stagione piuttosto soddisfacente, nonostante tutto. Ho giocato quasi tutte le partite e in un club come la Juve non ¨¨ poco. E poi abbiamo conservato il titolo di campioni d’Italia...".
Compagni fuoriclasse
¡ªNel corso della sua carriera Matuidi ha avuto modo di giocare fianco a fianco con numerosi giocatori di un certo rilievo. Ultimo nella lista, Cristiano Ronaldo: "? impressionante. Ha vinto tutto. Tu dici che quando vinci tutto il contraccolpo pu¨° arrivare e ti chiedi: 'Cosa posso vincere di pi¨´?'. Non lui. Lui ha sempre voglia di arrivare pi¨´ in alto. In allenamento, vuole sempre vincere, non ¨¨ contento quando perde e vi assicuro che non scherzo. Un po' come Ibra? ? diverso. I tratti della vittoria sono simili, ma Cristiano ¨¨ pi¨´ lavoratore. Si allena anche dopo le partite. Questo ¨¨ quello che mi ha sconvolto di pi¨´. Il giorno dopo, quando tutti cercano di riprendersi, ¨¨ gi¨¤ al centro di allenamento e lo vedi mentre fa gli addominali...".
Tra passato e futuro
¡ª"A Torino sto bene, ¨¨ una citt¨¤ molto familiare. Rimane il fatto di essere in un club molto esigente, con carichi di lavoro non trascurabili. Ma rispetto a Parigi ¨¨ diverso. Mi ¨¨ capitato di iniziare ad allenarmi alle 9 del mattino e tornare a casa dopo che le mie figlie sono tornate da scuola, intorno alle 16.30. Per un calciatore, non ¨¨ comune. Qua ho ancora un anno di contratto e l'opzione per un altro. Sto bene alla Juventus. Non sono pentito di aver lasciato il Psg. Non bisogna vivere di rimpianti. La vita ¨¨ fatta di sfide. Oggi sono felicissimo. Se avessi voluto, sarei rimasto a Parigi, nessuno mi ha puntato una pistola alla testa. Ma dal momento in cui senti che non c’¨¨ pi¨´ fiducia ¨¨ giusto cambiare".
Razzismo in Italia
¡ªMatuidi ha poi parlato dello spiacevole episodio alla Sardegna Arena: "A Cagliari ¨¨ stato uno dei momenti peggiori della mia carriera. Mi era gi¨¤ successo nella stagione precedente, nello stesso stadio. Quest’anno la prima reazione ¨¨ stata quella di fermare la partita. Non l’ho fatto perch¨¦ ci sono anche i miei compagni e non devo pensare solo a me stesso".
Gasport
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