Squalifiche e tribunali civili: ecco cosa pu¨° succedere a Juve, Real e Bar?a. E quando
Sono rimasti in tre, Real Madrid, Barcellona e Juve. Resistenti sulle barricate della Superlega. I “giapponesi” che sull’isola deserta sono all’oscuro della fine della guerra, mentre il loro esercito ha gi¨¤ firmato l’armistizio. Che, poi, questa Superlega potrebbero giocarsela in famiglia: gli altri nove club si sono arresi ufficialmente. Senza condizioni. Pagheranno in beneficenza per il tentativo maldestro, si beccheranno mega multe (da 50 e 100 milioni) se dovessero ritentarci. Ora restano in tre. E il fatto che l’Uefa abbia comunicato il patteggiamento significa soltanto una cosa: che Real, Juve e Bar?a non ci pensano nemmeno a ritirarsi. La prossima puntata — l’apertura del procedimento disciplinare — ¨¨ imminente. A met¨¤ della prossima settimana. L’Uefa vuole imporre uno o due anni di squalifica dalle coppe. Qui si aprir¨¤ un’altra battaglia legale per niente facile. Comunque i club sono soli contro tutti: rischiano.
LA RESA
¡ªDa giorni l’Uefa ha contatti informali con tutti i ribelli, oltre ad aver inviato una lettera nella quale chiedeva di rinunciare al progetto e impegnarsi con Nyon nella riforma del sistema (che qualche problema deve averlo, se ha portato a questo tentativo separatista). Sono stati facili i colloqui con le sei inglesi, le prime a far saltare il piano. Si sono quindi aggiunte Inter, Atletico Madrid e infine anche il Milan che, delle tre in bilico, sembrava la pi¨´ propensa a mantenere il punto. Tutte e nove hanno di fatto “patteggiato” accettando le sanzioni di due generi: economiche e di principio. Cos¨¬ rientrano nel sistema.
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I PROVVEDIMENTI
¡ªI club infatti: 1) accettano la natura vincolante degli Statuti Uefa; 2) riconoscono il metodo sportivo quale criterio per qualificarsi alle coppe; 3) ritornano nell’Eca che ¨¨ l’unico organismo dei club riconosciuto dall’Uefa; 4) chiudono qualsiasi rapporto con la societ¨¤ della Superlega. Quindi dovranno mettere mano al portafoglio, donando collettivamente 15 milioni in beneficenza per bambini, giovani e il calcio amatoriale; perdendo il 5% dei premi Uefa annuali che saranno redistribuiti nel sistema; e infine, per evitare future “fughe in avanti”, accettando fin d’ora una multa di 100 milioni se giocheranno in un torneo non autorizzato o di 50 milioni se violeranno altri impegni della “Dichiarazione d’Impegno del club”. Dovranno rispettare i principi del memorandum d’intesa con l’Uefa del 2019. E saranno coinvolti nelle riforme post 2024, quando partir¨¤ la nuova Champions. Per United, City, Chelsea, Liverpool, Arsenal, Tottenham, Atletico, Milan e Inter il caso ¨¨ chiuso.
CHAMPIONS
¡ªA proposito della Champions a 36 squadre: l’?quipe ha scritto che i due posti in pi¨´, riservati ai club con miglior coefficiente, potrebbero andare invece ad altri campioni. I dettagli del torneo saranno definiti entro novembre, ma all’Uefa fanno notare come questa novit¨¤ possa aiutare club come Villarreal e Atalanta, che fanno bene nel ranking con i loro risultati, e non necessariamente top club. In ogni caso la formula approvata non ¨¨ scritta sulla pietra: potrebbe anche cambiare se i club europei rivedessero le loro posizioni. Ma oggi in agenda ci sono altri temi.
LE RIBELLI
¡ªUn tema vero: le tre ribelli non hanno nessuna intenzione di recedere. Torna il vecchio discorso delle penali in caso di uscita, previste dal contratto istitutivo della Superlega. Ma avrebbero senso in un’organizzazione che non esiste pi¨´? Alla Gazzetta risulta che, una volta via il 70% dei membri, la societ¨¤ si scioglierebbe senza penali. Intanto Juve, Real e Bar?a minacciano per ora gli ex alleati, chiedendo il pagamento di milioni per aver lasciato la societ¨¤. Ma verso di loro sta per partire l’inchiesta disciplinare Uefa. Tempi brevi, marted¨¬ o mercoled¨¬. Un procedimento per escluderli dalle coppe (uno o due anni): in violazione dell’art.51 dello Statuto che impedisce affiliazioni extra Uefa e per comportamento non etico.
L'ESCLUSIONE
¡ªNon ¨¨ scontato che l’Uefa possa squalificare i club. Da un lato sarebbe una punizione ingiusta per i tifosi che, in fondo, hanno aiutato a spegnere la rivolta. Dall’altro, i club si rivolgeranno a tribunali civili dai tempi molto pi¨´ lunghi di quelli sportivi, ottenendo sospensive di provvedimenti o, addirittura, decisioni preventive. Proprio come quella del Tribunale di Madrid secondo cui l’Uefa non pu¨° escludere i club: sarebbe violazione della libera concorrenza Ue. Un discorso dai complessi risvolti legali. Di mezzo c’¨¨ la “clausola Gravina” (che la Premier vuole imitare). Solo che l’esclusione dal campionato per chi partecipa a una Superlega — prevista ora dalla Figc — si estenderebbe a chi semplicemente non rinuncia all’idea di Superlega? La Figc pensa quindi anche a misure che vincolino i club nel tempo, il pi¨´ a lungo possibile. Ma di sicuro l’Uefa non pu¨° accettare l’esistenza di una societ¨¤ privata, seppure di tre soli azionisti, che affianchi la Champions per sostituirla.
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