l'analisi
Perch¨¦ il trasferimento dell'inchiesta Prisma ¨¨ un successo per la Juve: cosa cambia e cosa succede ora
Il tempo delle sentenze ¨¨ lontano. Presumibilmente ancora pi¨´ lontano dopo il pronunciamento dei giudici della Quinta sezione della Corte di Cassazione. Ma intanto ¨¨ un punto a favore delle difese la decisione di trasferire da Torino a Roma gli atti del procedimento penale dell¡¯inchiesta Prisma nei confronti della Juventus e di altri 12 indagati (gli ex vertici del club tra cui Agnelli, Nedved, Arrivabene e Paratici) per reati che vanno dal falso in bilancio all'aggiotaggio, dall'ostacolo alla vigilanza alle false fatturazioni.?
COME CI SI ? ARRIVATI
¡ª ?I collegi difensivi avevano chiesto lo spostamento dal tribunale di Torino, sollevando la questione della competenza territoriale, gi¨¤ in sede di indagini preliminari, quando ancora l¡¯azione investigativa non era conclusa (proseguita dunque da parte di chi non aveva titolo a farlo, dice la decisione della Cassazione). E di nuovo hanno avanzato poi la richiesta?all¡¯udienza preliminare, quando il gup di Torino Marco Picco lo scorso 10 maggio ha demandato alla decisione della Suprema Corte, la cui decisione ¨¨ arrivata in queste ore. La competenza territoriale ¨¨ legata a dove si sarebbe compiuto il presunto reato pi¨´ grave tra quelli in capo agli accusati, cio¨¨ quello di aggiotaggio: le difese avevano indicato Milano, in quanto sede della Borsa, o in subordine Roma, quale sede dei server delle comunicazioni contestate.?
PERCH¨¨ ¨¨ IMPORTANTE
¡ª ?Si riparte cos¨¬ in un ambiente pi¨´ ¡°neutro¡±, e il precedente maturato nel frattempo nel caso Orsolini d¨¤ un¡¯idea di cosa possa cambiare, rispetto a quello di Torino considerato ostile dalle difese, togliendo la pubblica accusa a un pool da cui per i noti motivi delle dichiarazioni contro la Juventus si era gi¨¤ sfilato il pm Ciro Santoriello. Con questa decisione esce cos¨¬ di scena la Procura che ha dato impulso all¡¯inchiesta e l¡¯ha coordinata sulla base della propria tesi accusatoria, dovendo rimettere ora le risultanze delle proprie indagini a una diversa procura che prende in mano adesso la pubblica accusa senza aver partecipato alle indagini che hanno portato il procedimento fin qui. Ed ¨¨ un ulteriore punto per le difese l¡¯allungamento dei tempi: senza che questo implichi qualcosa sul tema della prescrizione, allontana il momento processuale dall¡¯emotivit¨¤ di un¡¯inchiesta molto mediatica e delle decisioni gi¨¤ arrivate intanto dalla giustizia sportiva, sulla base di elementi di indagine tutt'altro che cristallizzati dalla giustizia ordinaria.?
COSA CAMBIA ORA
¡ª ?Dopo essersi fermati a Torino solo all¡¯inizio di quell¡¯udienza preliminare che sarebbe dovuta aggiornarsi il 26 ottobre, si riparte dunque adesso da capo a Roma. Da capo o quasi, fatto salvo naturalmente tutto il materiale raccolto durante le indagini preliminari lunghe circa un anno e mezzo. Non sono neanche facili da immaginare i tempi tecnici per la trasmissione degli atti, e parliamo di quasi ventimila pagine di faldoni, e soprattutto il loro studio da parte dei p.m. romani a cui intanto sar¨¤ assegnato il fascicolo. Una volta esaminato il materiale arrivato da Torino, sar¨¤ la Procura romana a valutare se ci sar¨¤ bisogno di integrarlo con un supplemento di indagine. E, alla fine, a decidere se procedere di nuovo - ma a livello teorico ¨¨ possibile anche di no, e archiviare - per quella richiesta di rinvio a giudizio che a Torino c'era gi¨¤ stata, nei confronti della Juventus e di altri 12 indagati. Ripartendo solo a quel punto da quell'udienza preliminare interrotta adesso a Torino. Con la fase dibattimentale ancora lontana da cominciare.
? RIPRODUZIONE RISERVATA