Negli sport di squadra maschili le squadre si sono alternate al vertice, nel calcio invece ¨¨ stata una dittatura
Il panorama ¨¨ piuttosto monotono. Da marzo a gennaio, attraverso primavera, estate, autunno e inverno, il campionato di calcio ha offerto lo stesso paesaggio: la Juventus in cima, le altre uno, due, tre, nove gradini pi¨´ sotto. Ora, il fatto che la Juve sia in testa al campionato non ¨¨ una novit¨¤ – nel bene e nel male, si sono abituati tutti – ma colpisce sapere che nessuna squadra maschile, negli sport di squadra pi¨´ importanti, comandi da 10 mesi.
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La Juventus in questi dieci mesi ha vissuto l’esaltazione e la noia, la paura e il sollievo, una vittoria tristissima a Madrid e una vittoria senza lacrime a Berna con lo Young Boys. In Italia, la partita pi¨´ epica il 3-2 a San Siro contro l’Inter del 28 aprile, la pi¨´ attesa l’esordio di Cristiano Ronaldo a Verona contro il Chievo, la pi¨´ sorprendente l’1-1 con il Genoa allo Stadium. In tutto questo, una considerazione: lo sport ¨¨ fatto di cicli, prima o poi torner¨¤ l’equilibrio anche nel calcio, ma la striscia della Juve ¨¨ destinata ad allungarsi. Per cambiare il paesaggio prima di maggio, servirebbe un meteorite.
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