Dopo il gol al Bologna, il centrocampista bianconero gi¨¤ pensa al futuro: "A Torino sto bene, ma amo le sfide e le cerco. Pu¨° succedere di tutto"
Un gol che chiude il campionato, un’intervista che lascia aperto il futuro. Sami Khedira ieri ha segnato il gol del sorpasso sul Bologna, quel 2-1 che ha cacciato i brutti pensieri che erano maturati durante il primo tempo e ha avvicinato la Juventus al settimo scudetto di fila. Un traguardo importante per la squadra ma anche per lui che, compresi i titoli conquistati con Stoccarda (2007) e Real Madrid (2012), arriverebbe a quota 5 campionati vinti in carriera (il terzo con la Juve). “Abbiamo ancora una partita molto difficile con la Roma, ma sono fiducioso: possiamo vincere lo scudetto”, si sbilancia Khedira con la Bild. Eppure la sua avventura in bianconero potrebbe non durare pi¨´ molto a lungo.
confidenze —
Khedira ¨¨ ambizioso, vuole vincere e vuole farlo in tutti i maggiori campionati d’Europa. Per questo, dopo aver conquistato titoli in Germania, Spagna e Italia, sta pensando di trasferirsi in Inghilterra: “Il mio contratto scade fra un anno – ricorda –, penso spesso al futuro anche perch¨¦ pu¨° succedere di tutto. Io qui sto bene, ma amo le sfide e le cerco. Vorrei vincere quanti pi¨´ titoli possibile in quanti pi¨´ campionati possibile. Fra i migliori tornei d’Europa mi manca l’Inghilterra. La Premier fra l’altro mi ha sempre affascinato. Vincere il titolo l¨¬ completerebbe la mia collezione. Per¨° non mi voglio candidare o proporre: io a Torino sto bene e nel calcio prevedere il futuro ¨¨ difficile”. A 31 anni Khedira si sente bene come non mai: “Mentalmente e fisicamente non stavo cos¨¬ da parecchio tempo, ho ancora fame, per questo voglio giocare ancora qualche anno ai massimi livelli. Vivo con una consapevolezza che non ho mai avuto, lavoro come non ho mai fatto. Dopo il mondiale del 2014 sono arrivato a un bivio. Non ho vissuto un anno facile a Madrid, dovevo decidere se accettare la strada del declino o se investire tutto nel mio corpo per tornare al top. Non volevo andare in Cina a guadagnare soldi, volevo dimostrare di poter tornare ai livelli toccati prima dei miei problemi fisici e ce l’ho fatta. Sono anche pi¨´ forte di allora e posso ancora migliorare. Rispetto a 4 anni fa mi sento pi¨´ prezioso anche per la nazionale: ho pi¨´ esperienza, posso guidare meglio i compagni”.
la juve —
A Torino per¨° Khedira come detto sta bene. Sa di esser migliorato in questi tre anni e anzi, ammette che non avrebbe immaginato di inserirsi cos¨¬: “Quando, all’epoca del Real Madrid, ho giocato in casa della Juve non ho percepito quanto questo club sia straordinario. All’esordio casalingo in bianconero per¨° le sensazioni che ho provato erano molto diverse. Si percepisce immediatamente la tradizione del club. Qui hanno giocato grandi campioni come Platini, Zidane, Del Piero e Buffon, si ¨¨ vinto tanto. Ho capito che questo club ¨¨ speciale. Per questo quando si gioca in casa non sembra che ci siano ‘appena’ 40.000 persone. Sembrano 150.000”. Non tutto per¨° in questi tre anni ¨¨ stato rose e fiori: “I tifosi sono eccezionali ma ci sono anche giorni nei quali si vorrebbe esser sostenuti di pi¨´. Contro il Milan siamo stati fischiati, in quel momento ero arrabbiato perch¨¦ non lo meritavamo. Se allo stadio regna un’atmosfera negativa anche l’avversario se ne accorge e prende coraggio. Io comunque sono uno che d¨¤ tutto per la maglia, cos¨¬ ho azzittito i critici”. Lo ha fatto anche ieri, con l’ennesimo gol della sua stagione. Una rete che probabilmente chiude il campionato. E che gli d¨¤ la possibilit¨¤ di cominciare a ragionare pi¨´ intensamente sul futuro.
Elmar Bergonzini
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