? Vlahovic-mania allo Stadium, nella serata di Juventus-Verona. Centinaia i tifosi che si mostrano sui social con la nuova maglia numero sette del centravanti serbo, che catalizza inevitabilmente l’attenzione delle telecamere. Cori e applausi per lui gi¨¤ nel corso del riscaldamento, quando calcia verso la porta con notevole cattiveria agonistica: il pubblico apprezza, si scalda.
IL PI¨´ ATTESO
I cori, il gol e la Dybala-mask, Dusan prima da incorniciare:
“Devo solo continuare cos¨¬”
Non solo la rete gi¨¤ dopo 13 minuti: corpo a corpo, contatti in area, rigori reclamati, il coro e gi¨¤ tante maglie numero 7, allo Stadium ¨¨ gi¨¤ Vlahovic-mania
Non solo Champions
¡ª“Era importantissimo vincere questa partita perch¨¦ queste gare dopo le soste sono le pi¨´ difficili, anche mentalmente. Noi abbiamo avuto un buon approccio fin da subito e alla fine siamo riusciti a fare quello che era pi¨´ importante, vincere”, ha detto a fine partita Vlahovic ai microfoni di Dazn. “Devo ringraziare i miei compagni e il mister che mi hanno accolto benissimo e aiutato tanto, io sto cercando di capire prima possibile come funziona qui, devo solo continuare cos¨¬ e lavorare pi¨´ forte: la cosa pi¨´ importante ¨¨ aver vinto oggi”. Su quello che gli ha chiesto Allegri: “La cosa pi¨´ importante ¨¨ fare gol, oltre a quello vorrei migliorare anche gioco, palleggio, smarcamenti, tutte le cose che possono servire alla squadra: il mister non mi ha chiesto niente di particolare, mi ha solo detto di stare calmo, non avere ansia e andr¨¤ tutto bene”. Infine sulla possibilit¨¤ che la Juve possa guardare oltre la corsa Champions: “La Juve pensa sempre agli obiettivi pi¨´ alti, quando inizia una competizione lo fa sempre per vincere. Io sono qua per dare il mio contributo al massimo, partita per partita, e a fine stagione faremo i conti”.
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Che impatto
¡ªIl duello di Vlahovic con Gunter si accende da subito, e il difensore scaligero riesce ad avere la meglio sulle prime battute. La prima conclusione del match ¨¨ comunque del nuovo centravanti juventino: giunge dopo sette minuti, Montip¨° respinge il suo mancino ma la Sud apprezza e lo acclama. Tre minuti pi¨´ tardi il numero sette protesta per una trattenuta del suo marcatore a pochi metri dall’area di rigore: Dybala prova a mediare nel diverbio a distanza tra lui e il signor Massimi. Vlahovic fa esplodere lo Stadium al tredicesimo, con la sua prima marcatura in maglia bianconera. Azione in verticale basica ed efficace: rinvio di Szczesny in zona centrale per il serbo, che di testa prova ad allungare la manovra lateralmente, Dybala raccoglie una respinta corta e serve ancora il compagno nello spazio: tocco sotto a scavalcare il portiere in uscita e gi¨´ in scivolata per esultare al gol insieme ai nuovi compagni, e con un accenno di “Dybala-mask” rivolto al dieci. “Preparata? No no, spontanea”, ha detto Vlahovic alla fine. Mentre i tifosi intonano per lui: “Siam venuti fin qua per vedere segnare Dusan”.
RIFERIMENTO
¡ªCon il neo acquisto, la Juve ha un riferimento fisso dentro l’area di rigore avversaria. La retroguardia dell’Hellas deve lottare - e non poco - per limitarlo: tra i minuti ventisei e ventotto ci sono dei contatti sospetti, Vlahovic chiede fallo da rigore e i tifosi dagli spalti sono tutti con lui, Massimi lascia correre in entrambi i casi. Minuto trentotto: Dybala apre per Morata a sinistra, Dusan chiude la triangolazione giungendo al tiro ma stavolta non ¨¨ preciso: palla a lato. Nella ripresa, al cinquantatreesimo, una giocata tutta “nuova”: con la verticalizzazione di Zakaria per il serbo, che prova (senza efficacia) a servire Dybala di tacco: l’azione non si concretizza ma i tifosi applaudono ancora, divertiti, ancora inconsapevoli che si tratti delle prove generali per il raddoppio. Al sessantunesimo, il centravanti distrae la difesa scaligera stazionando sulla sinistra e libera il campo per l’inserimento sulla destra del centrocampista svizzero, a rete pure lui al debutto in maglia bianconera. Non ¨¨ finita: l’ingresso in campo di Cuadrado gli offre un altro bel cross in area, che per¨° non riesce ad agganciare. Dunque, sul finale, tenta di mettersi in proprio, ma questa volta Montip¨° fa buona guardia. Si guadagna ancora una punizione e un calcio d’angolo in pieno recupero, la gara di Vlahovic si chiude con quarantatr¨¦ palloni toccati: quattro tiri in porta (di cui uno fuori) e un gol. E tanto entusiasmo.
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