Nuovi record e svolta scudetto: ¨¨ un CR7 da 30 gol in Serie A nel 2020
Nella storia il suo nome ¨¨ ovunque. Gli piace la parola “record”, da morire: non pu¨° fare a meno di superarli, distruggerli. A 35 anni (il 5 febbraio saranno 36) la pancia non ¨¨ piena, sono proprio quegli obiettivi - ancora da raggiungere - a mantenere il fuoco acceso, la fame altissima. Con la Dinamo ha segnato il gol numero 750 da “pro”, con il Torino prover¨¤ a scalare una classifica parecchio speciale nella storia bianconera: considerando il 2020, il fenomeno portoghese ha segnato 29 gol in Serie A. Ne manca uno per la cifra tonda e raggiungere John Hansen, tre per un certo Omar Sivori, qualcuno in pi¨´ per agganciare Felice Placido Borel (41 centri). Gente fortissima, che ha lasciato il segno nell’anno solare, ma che appartiene a un altro calcio: si deve tornare, nell’ordine, al 1952, 1961 e 1933. Una vita fa. Dopo di loro, nella storia della Signora, nessuno ha tenuto il ritmo di CR7.
Toro, Real e 5 dicembre
¡ªUn ritmo da gigante, che segna sempre e contro tutti. Anche il 5 dicembre, in qualsiasi occasione possibile: l’ha fatto nel 2009, nel 4-2 sull’Almeria (minuto 84) e nel 2015, nel 4-1 al Getafe (38’). Entrambi con il Real Madrid, nelle due partite giocate in carriera in questo giorno. Se vogliamo, anche questo pu¨° essere un personale spunto per il face to face contro il Torino. Un avversario tosto, come da tradizione, che comunque Ronaldo ha colpito gi¨¤ quattro volte in quattro partite da bianconero con un assist e tre gol, l’ultimo nel 4-1 dello scorso luglio. Dire che la sua presenza sia importante, decisiva, fondamentale suona come una clamorosa ovviet¨¤: tutti sanno che, senza di lui, la Juventus arranca (quattro partite tra A ed Europa, una sola vittoria). Altrettanti sanno che Cristiano ¨¨ un trascinatore, un leader da scudetto: lo ¨¨ da anni. Per questo Pirlo, per dare una svolta al campionato, adesso gli chiede anche di pi¨´.
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Leader e mental coach
¡ªNon sappiamo cosa far¨¤ una volta salutato il calcio giocato: difficile possa fare l’allenatore (finora, nelle varie dichiarazioni, mai ha accarezzato tale possibilit¨¤), ma di fatto in questa Juve lo ¨¨ a tutti gli effetti. Potrebbe essere addirittura un mental coach, uno bravo a lavorare sulla mente dei compagni. Un nome, tra loro? Nessuno, in questo momento, potrebbe avere pi¨´ bisogno di Dybala: un talento purissimo che si trova a un bivio (rimanere un semplice e meraviglioso potenziale o diventare un top player?), che intanto prover¨¤ a non far rimpiangere Morata – fermato per due giornate – e segnare il primo centro in questo stranissimo campionato. Il guizzo di Budapest contro il Ferencvaros ¨¨ troppo poco, Pirlo confida in Cristiano per caricarlo e slegarlo da una certa pressione che stanno frenando una Joya che, finora, ha sorriso raramente.
Nuovo riconoscimento
¡ªIntanto, per Ronaldo, i premi si sprecano, anche se per uno che ha vinto 5 Champions e 5 Palloni d’Oro cosa potrebbe significare un semplice Mvp di novembre? Poco o nulla. Probabilmente nemmeno lo metter¨¤ in bella mostra a casa. Quello che gli consegneranno stasera, nel prepartita – comprende la settima, ottava e nona giornata del campionato in corso: solo 270’, una goccia quasi insignificante in una carriera leggendaria. Restando sul tema, di certo contano di pi¨´ le parole di Luigi De Siervo, a.d. della Serie A: "? un campione infinito che tutto il mondo ci invidia...". Neanche un mese fa Javier Tebas (presidente della Liga) diceva: "Il suo addio al Real? Per noi non ¨¨ cambiato nulla, ve lo assicuro. E onestamente, la A non ¨¨ migliorata con il suo arrivo". Ci vuole coraggio a pensarla cos¨¬...
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