L’estremo difensore polacco ha raccontato gli allenamenti con l’ex capitano bianconero: “Ho visto i sacrifici di Gigi: quando hai 25 anni ¨¨ tutto facile, dopo i 35 ogni allenamento ¨¨ sacrificio. E non mi vedo disposto a farli a quell’et¨¤”
Wojciech Szczęsny, 28 anni. GETTY
“Non c’¨¨ miglior modo di imparare che guardare i migliori nel loro lavoro. Solo essere con lui in ogni allenamento significava poter vedere come preparava le partite, come comunicava con i difensori, non solo in campo ma anche nello spogliatoio. Mi ha anche aiutato a maturare”. Le parole rilasciate alla BBC sono sentite, ben pesate. Frutto probabilmente di una sincera emozione. Del resto, l’esperienza di Wojchech Szczesny alle spalle di Gianluigi Buffon ha certamente trasceso il campo: quello che c’era da imparare erano gli sguardi severi e il carisma in determinati momenti. Fondamentale, per un portiere.
l’erede —
“Tek”, come lo chiamano i compagni, da quest’anno ha preso redini e numero che furono dell’ex capitano bianconero: “Se pesa? Per me ¨¨ pi¨´ facile – sorride -, non sono italiano: sar¨° semplicemente il nuovo numero 1 della Juventus. Non approccio le partite pensando che non posso sbagliare perch¨¦ tutti penserebbero a Buffon…”. E finora, l’atteggiamento si ¨¨ rivelato quello giusto. “Il mio primo pensiero ¨¨ stato che dovevo fare un passo indietro per farne due avanti – ha continuato Szczesny -, l’anno scorso ho giocato 21 partite e ho avuto l’opportunit¨¤ di imparare da uno dei portieri migliori della storia. Ho avuto un anno a disposizione: se sono arrivato qui me lo sono guadagnato. Non arrivo dal nulla”.
avvio incredibile —
Intanto, coi bianconeri si gode un avvio incredibile: nove vittorie in altrettante gare disputate. “Non era facile da realizzare, ma possiamo dire che ci aspettavamo di vincere le prime partite. Se giochiamo al nostro livello ¨¨ difficile batterci. Io voglio vincere trofei e proseguire questa grande storia”, ammette Tek. Che al futuro non pensa, n¨¦ ha intenzione di guardare troppo oltre: “Ho visto i sacrifici di Buffon: quando hai 25 anni ¨¨ tutto facile, dopo i 35 ogni allenamento ¨¨ sacrificio. E non mi vedo disposto a farli a quell’et¨¤”. Un solo grande obiettivo, insomma. E pure un grande amore finito male: “Sarei rimasto all’Arsenal tutta la carriera. Ho dato tutto per essere l¨¬. Per¨° qualche volta bisogna pensare con la testa e non solo con il cuore”, la candida ammissione. L’episodio della sigaretta? Chiosa gentile: “Ero solito fumare, sono stato multato da Wenger. Quand’ero ragazzo non ero pronto mentalmente, mi ¨¨ costato qualcosa. Poi cresci, maturi”. Oggi ¨¨ un marito e un padre: la sua vita ¨¨ un totalmente cambiata. E le sue spalle si allargano giorno dopo giorno.
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